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Diocesi, quest’anno nell’olio del Crisma c’è l’Olio di Capaci, per ricordare Falcone e tutte le vittime di mafia

DIOCESI – Anche in questo 2024, si è rinnovato da parte del Questore il gesto del dono al vescovo Carlo Bresciani dell’olio prodotto – come spiega la lettera di accompagnamento del Questore di Palermo Vito Calvino – «a pochi passi dallo svincolo di Capaci, nei pressi della stele lungo l’autostrada A20, luogo della strage in cui morirono, per mano mafiosa, il giudice Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo e gli uomini della scorta Antonio Montinaro, Rocco Dicillo e Vito Schifani, la moglie di Antonio Montinaro, Tina Martinez Montinaro ha voluto che nascesse un giardino con un albero d’ulivo dedicato a ogni vittima innocente della barbarie mafiosa: il Giardino di Capaci, o meglio il Giardino della Memoria “Quarto Savona 15”, inaugurato il 23 maggio 2017. Da quegli ulivi, piantumati su quella terra macchiata dal sangue dei giusti e degli onesti, è iniziato un percorso di rinascita, curato dalla questura di Palermo e dall’associazione “Quarto Savona 15” che ha dato luogo a una piccola produzione di olio. Nel periodo pasquale dello scorso anno, l’olio, frutto di quegli ulivi, è stato inviato a tutte le diocesi italiane per essere consacrato e divenuto sacro Crisma, essere utilizzato per l’amministrazione dei sacramenti».

Il vescovo Carlo Bresciani, durante la celebrazione di ieri presso la Cattedrale Madonna della Marina, ha ringraziato per l’iniziativa, di grande valore simbolico, che valorizza l’olio come segno dell’amore e della condivisione.

L’Olio di Capaci è stato infatti consacrato nel Crisma ieri nel corso della Messa Crismale che il vescovo Bresciani ha presieduto in Cattedrale.

Redazione: