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FOTO Sant’Egidio, una piazza dedicata ad Alberto Guercioni e alle vittime del terremoto de L’Aquila

Di Valeria Veramonti

SANT’EGIDIO ALLA VIBRATA – In occasione del 15° anniversario del terremoto de L’Aquila, il 6 Aprile 2024 si è svolta, a Sant’Egidio alla Vibrata, la cerimonia di intitolazione e benedizione della piazza in contrada Ponte, adiacente a via Liguria, dedicata alla memoria delle vittime del sisma del 2009 e in particolare del concittadino Alberto Guercioni.

Presenti all’evento il Sindaco di Sant’Egidio alla Vibrata, Elicio Romandini, l’Arma dei Carabinieri della locale Stazione, il Comandante della Polizia Locale, alcuni Consiglieri dell’attuale Amministrazione Comunale, la Protezione Civile, la P.A. Croce Bianca Val Vibrata ODV .

La cerimonia ha avuto inizio alle ore 16:30, con la benedizione, da parte del parroco don Luigino Scarponi, della nuova targhetta e di tutta la popolazione occorsa, il quale ha ammonito: “Siccome la strada l’abbiamo intitolata alle vittime, pensiamo oggi a tutte le oltre 300 vittime del sisma del 2009, perché dobbiamo essere tutti presenti e pronti, alla nostra ora, che non conosciamo”.

Subito dopo, il Sindaco ha scoperto la targa intitolata “Piazza 6 Aprile 2009 –  In ricordo delle vittime del sisma de L’Aquila – Al nostro concittadino Alberto Guercioni”.
Grande l’emozione degli intervenuti e numerosi gli applausi.

Queste le parole del Sindaco, dopo i ringraziamenti iniziali: “Oggi  intestiamo questa piazza al nostro concittadino Alberto Guercioni. Conoscevate tutti questo ragazzo morto giovanissimo a causa del terremoto, mentre era andato in ausilio delle sorelle Giusy e Genny Antonini. Oggi siamo qui anche per ricordare loro, in collaborazione col Sindaco di Controguerra: è stato un triste evento, una casualità, quel maledetto minuto che vi ho ricordato con un messaggio alle 3:32. Qui sono presenti tre Comuni (Civitella del Tronto, Controguerra e Sant’Egidio alla Vibrata) colpiti duramente. Le ragazze erano due angeli che studiavano all’Università de L’Aquila. Alberto, appena diplomato, subito a lavoro per aiutare la famiglia, ha lavorato nelle aziende del territorio, è stata una grande mancanza per le famiglie, per la contrada e la cittadinanza tutta. Mando un saluto fortissimo a tutte le famiglie coinvolte. Dobbiamo pregare tutti: la nostra presenza non allevierà il dolore delle famiglie, ma vuole essere la dimostrazione che tante famiglie e l’Amministrazione sono loro vicine. Ringrazio chi ha aiutato ad organizzare l’evento: è stata sufficiente una telefonata per partire tutti subito. Per noi era un dovere farlo come Istituzione”.
Il Sindaco poi ha invitato alcuni membri delle famiglie coinvolte per esprimere un saluto.

Antonietta, madre di Alberto, commossa ha detto: “Siamo tre famiglie con la stessa piaga, una piaga che nessuno può capire. Il dolore che proviamo è un dolore che non auguro a nessuno. Quando ci riuniamo, ricordiamo e proviamo sempre lo stesso dolore”.

Presenti poi altre famiglie di vittime della Val Vibrata a causa del sisma, a cui il Sindaco ha dato la parola. In particolare, oltre ai familiari di Guercioni Alberto, Antonietta e Maurizio, presenti in loco la famiglia Antonini delle care Giusy e Genny, Giovanna, la famiglia Di Silvestre di Civitella del Tronto del caro Gabriele, ricordiamo, deceduto quella notte da giovanissimo nella casa dello studente.

Commovente alla chiusura, l’intonazione al microfono dell’Inno Nazionale d’Italia da parte del piccolo nipote di Alberto.

La famiglia Guercioni ha poi gentilmente offerto agli intervenuti un rinfresco.

Redazione: