DIOCESI – Sabato 13 Aprile 2024 è stata donata al vescovo della Diocesi di San Benedetto del Tronto Ripatransone Montalto, Mons. Carlo Bresciani, un’opera realizzata da alcuni ospiti della struttura “Il Filo di Arianna” di Fermo durante il Laboratorio Creativo tenuto dal Maestro Patrizio Moscardelli. La consegna è avvenuta a Grottammare, durante un momento di convivialità organizzato dalla redazione del giornale diocesano L’Ancora con il vescovo ed alcuni collaboratori, tra i quali anche l’artista.
“Il Laboratorio – afferma Moscardelli – rientra nell’ambito di un’iniziativa dal titolo ‘Illumina l’oscurità’ che ha visto la luce circa vent’anni fa nel mio atelier. Negli anni ho avuto l’opportunità di esportare il mio progetto anche in altri centri, come ad esempio da sei anni la Caritas diocesana e da un paio d’anni Il Filo di Arianna. L’idea al centro del progetto è quella di usare delle damigiane di vetro, riciclate, che un tempo si usavano per riporre l’olio o il vino, per farne delle vere e proprie opere d’arte. Utilizziamo prima di tutto una resina per coprire il vetro; questa base, che simboleggia la terra, è la materia sulla quale poi dipingiamo le forme, con i colori all’acqua da me preparati. Quando la damigiana è pronta, inseriamo al suo interno delle catene di luce, come quelle natalizie o comunque decorative. Una volta accese, l’effetto che si ottiene è quello di una qualsiasi lampada, ma dalla forma originale ed anche impreziosita dall’incisione realizzata e dai colori dipinti“.
“Oltre al valore artistico – conclude il Maestro Moscardelli –, il valore aggiunto di queste opere è quello umano: esse infatti vengono realizzate da persone che vivono momenti particolari del loro cammino di vita. Attualmente al mio laboratorio partecipa circa una quindicina di persone che mi stanno dando grandissime soddisfazioni. Abbiamo già ricevuto due riconoscimenti al Carnevale di Ascoli Piceno e sono sicuro che presto ne arriveranno altri, visti i grandi progetti sui quali stiamo lavorando, grazie alla creatività di queste persone veramente speciali. Quello di Fermo è uno dei sei mondi invisibili in cui vivo durante la settimana. Sono mondi che, per motivi di privacy, non hanno la visibilità che meriterebbero. Spero con queste opere di dare più luce a questi mondi e a chi li abita“.
Patrizio Moscardelli – lo ricordiamo – nasce a Ripatransone (AP) nel 1959. Partecipa attivamente alla vita nazionale dell’arte ottenendo riconoscimenti e consensi dalla critica più qualificata, tra i quali Bacci, Bertacchini, Zaccaria, Rugger, Ruggeri, Severi. Moscardelli offre al pubblico la sua arte iniziando con una mostra personale presso il Comune di Cossignano (A.P.) nel 1983. Nel 2004 partecipa alla mostra “Al caro Giorgio Gaber” a Milano ed è presente al “Miart” di Milano, con mini opere su carta a memoria di Pierre Restany. Dal 2005 inizia una collaborazione artistica con una nota casa di vini della provincia di Ascoli Piceno e sarà presente, ogni anno, al Vinitaly di Verona, con bottiglie dipinte dal titolo “Arte in Cravatta”. Nel 2009 è presente alla Fiera d’Arte “Immagina” di Reggio Emilia e alla mostra “ La Tempesta e lo Spazio” presso la Palazzina Azzurra di San Benedetto del Tronto (AP). Viene invitato alla Mostra d’Arte Sacra “Le Radici Cristiane nella spiritualità Europea” a Fermo, a cura di Stefania Severi e Mirella Ruggieri; partecipa poi alla mostra “Mille Artisti a Palazzo -Palazzo Arese Borromeo-Cesano Maderno- (MI) -Vetrina dell’Arte Contemporanea”, a cura di Luciano Caramel, catalogo Giorgio Mondadori. Nel 2014 alla Prima Biennale d’arte a Durazzo, in Albania, si cimenta nella realizzazione di un murales. Nel 2015 partecipa alla mostra collettiva presso la Mumart Museo Michetti di Francavilla a Mare, Pescara. Dal 2019, è impegnato nel Progetto Caritas “Laudato Si’” – La bellezza del creato – Laboratorio artistico/didattico con gli ospiti della struttura.