DIOCESI – Si è svolta presso i locali dell’oratorio adiacenti alla chiesa San Filippo Neri in San Benedetto del Tronto, una riunione della Consulta Laicale della Diocesi di San Benedetto del Tronto – Ripatransone – Montalto. Al centro dell’incontro tre argomenti importanti: la preparazione della veglia di Pentecoste, le prossime elezioni europee, il sinodo.
Presenti don Gianni Croci, responsabile diocesano per la Pastorale, don Patrizio Spina, vicario generale della Diocesi, Mascia Moretti, segretaria della Consulta, e i rappresentanti di tutti i movimenti, le associazioni ed i gruppi attivi ed impegnati in Diocesi: Pierluigi Cosignani per Fides Vita, Marco Pellei per La Compagnia dei Tipi Loschi, Maria Romana Damiani per Comunione e Liberazione, Tonino Verdecchia per il Rinnovamento dello Spirito, Ilario Persiani per i Cursillos di Cristianità, Maria Grazia Spinelli per l’Azione Cattolica, Lorenzo De Angelis per la Tenda del Magnificat, Stefano De Angelis per il Cammino Neocatecumenale, Maria Francesca Novelli per l’Unitalsi.
L’incontro si è aperto con l’ascolto della Parola di Dio ed in particolare degli Atti degli Apostoli (10, 25-26). Il racconto di Pietro, che incontra il centurione romano Cornelio, è stato motivo per riflettere sulla necessità di attraversare i confini. Per la prima volta un ebreo entra nella casa di un pagano e l’apostolo, di fronte a quest’uomo che si inginocchia, lo rialza dicendo «Alzati: anche io sono un uomo!», richiamo alla “dignità infinita” di ogni uomo. La riflessione si è soffermata sulla positività del confine, quindi dello stare dentro una linea, del prendere coscienza del proprio limite e della bellezza arricchente della diversità, ma anche sulla sua negatività, quando ci si chiude nel proprio territorio o addirittura si invade quello degli altri. La conclusione di don Gianni Croci è stata che “non si tratta di confinare qualcuno, quindi chiudere l’altro dove lui è e chiudere me dove io sono, bensì di confidare in qualcuno, di rinchiudere nell’altro qualcosa di mio (un segreto, un dono, una presenza che parla). E questo è richiesto ad ogni livello: personale, ecclesiale e civile. Il problema non sono i confini, ma ciò che si muove tra i confini”.
Il confine come luogo di incontro e non di scontro ha aperto il confronto sulla situazione preoccupante che il mondo sta vivendo a motivo della guerra e sulla necessità di continuare a pregare per la pace, cosa che verrà fatta in modo particolare nella Veglia di Pentecoste. Il confronto si è sviluppato sull’importanza del cammino sinodale e intorno alla vocazione dei laici chiamati ad essere sale, luce, lievito dentro la storia e sull’importanza dell’impegno politico. Don Gianni Croci ha riportato la testimonianza del Cardinale Zenari, nunzio apostolico in Siria, che a proposito della drammatica situazione della guerra, che da anni si vive in quel paese, ha affermato che non si verrà fuori da questa situazione con interventi caritativi, pur necessari, ma con l’impegno della politica a trovare soluzioni. Da qui la necessità che i cristiani vivano con responsabilità anche le prossime elezioni europee.
Al termine dell’incontro, prima della preghiera finale guidata da don Patrizio Spina, sono state ricordate le date dei prossimi appuntamenti diocesani: la Veglia di Pentecoste, che si celebrerà Sabato 18 Maggio, alle ore 21:00, e che verrà animata dalla Consulta Laicale, e il Giubileo dei Bambini, che si terrà il 25 Maggio e che sarà animato a livello diocesano dai gruppi dell’Azione Cattolica e degli Scout.
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