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Monteprandone, oltre 150 cittadini disegnano la pace

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MONTEPRANDONE – E’ conclusa la prima edizione di MUSA – Monteprandone Urban Social Art, festival di street art che ha l’obiettivo di promuovere e valorizzare questa forma artistica, offrendo spazi piccoli o grandi all’arte, portando la creatività sui muri di Monteprandone e Centobuchi.

Una proposta culturale per trasformare il turismo mordi e fuggi in turismo stanziale, lento e di qualità anche attraverso il brand Monteprandone #borgoacolori, nella consapevolezza che innovazione dell’arte murale e tradizione di un borgo storico possano formare un connubio vincente per attrarre visitatori e turisti sul territorio.

L’edizione zero del festival, pensata e voluta dall’Amministrazione comunale, curata dalla cooperativa sociale Pagefha, in collaborazione con il Centro di animazione e socializzazione pomeridiana Airone per bambini in età scolare, il Centro socio, educativo e riabilitativo diurno La Clessidra per adulti, la cooperativa Medihospes e l’Auser Insieme Monteprandone, l’Avis Monteprandone e singoli cittadini, ha avuto una valenza sociale, oltre che artistica, in quanto è stato lo street artist milanese Cristian Sonda a curarne la direzione artistica.
Il lungo murale realizzato al Parco della Conoscenza di Centobuchi è un’opera di arte partecipata, un processo creativo che ha coinvolto oltre 150 cittadini della comunità di Monteprandone e Centobuchi.
L’opera, infatti, è stata realizzata da bambini ed adulti, da anziani e disabili di diverse etnie e culture che, per oltre una settimana, mattina e pomeriggio, armati di pennelli hanno creato l’opera pubblica, lunga oltre cento metri.
La figurazione racconta un’ipotetica marcia per la pace della comunità, raffigurati in primo piano con lo stile pop surrealista dell’artista i protagonisti del progetto di arte partecipata, con bandiere arcobaleno, cartelli, girandole, palloncini ed un mondo multicolore e movimento che fotografano come in un istante la manifestazione pacifista.
A conclusione del murale una citazione di Gandhi: “Il futuro dipende da ciò che fai oggi”, frase che campeggia anche sul totem posizionato all’ingresso del parco cittadino.
“In un presente che proprio in questo contesto storico desta più che una preoccupazione per l’equilibrio politico alle porte dell’Italia – spiega lo street artist Cristian Sonda – insieme alla comunità di Centobuchi abbiamo voluto lasciar un segno permanente, una forte volontà di pace, il desiderio di manifestare sempre contro guerre ed i suoi orrori, sempre pressanti emergenze globali”.

Redazione: