La Conferenza episcopale cilena esprime “shock e dolore” per l’omicidio di tre carabinieri nei pressi di Cañete, nella regione di Biobío, in una zona dove è forte da tempo la rivendicazione per le terre ancestrali da parte degli indigeni mapuche, con frequenti episodi di violenza da parte di alcuni gruppi. I tre carabinieri sono stati uccisi in un’imboscata, sono stati brutalmente assassinati, bruciati dentro la loro auto. Un fatto che ha provocato forte impressione in tutto il Paese. Scrivono i vescovi: “Preghiamo il Signore per il riposo eterno delle anime di questi carabinieri e per il conforto delle loro famiglie, così come per tutti i membri dei carabinieri. Che possano trovare conforto e speranza nel Signore della vita. In queste ore tristi, ribadiamo il nostro appello alla pace e alla comprensione tra tutti i popoli che abitano il Paese, lasciando da parte la violenza e il disprezzo per la vita. Facciamo nostre le parole che Papa Francesco ci ha lasciato qualche anno fa a Temuco, quando ci ha richiamato all’unità nella diversità, ‘che non può essere costruita sulla violenza e sulla distruzione che finisce per togliere vite umane’, perché l’unica cosa che questo risveglia è una maggiore violenza e divisione, generando una spirale di dolore insensato”.
Prosegue la nota: “Insistiamo sull’imperativo appello alle autorità e ai funzionari pubblici, affinché cerchino accordi e misure che favoriscano il bene comune della nazione e la lotta contro il crimine che miete vite innocenti e arreca tanti danni alla comunità nazionale. In questo momento di dolore, Cristo Risorto sia fonte di speranza e consolazione”.
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