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Il Grazie dei fedeli della Diocesi al Vescovo Carlo Bresciani

Di Pietro Pompei

DIOCESI – La notizia delle dimissioni del nostro Vescovo Carlo è una di quelle in cui la penna scivola lungo il solco dell’elogio e potrebbe apparire insincera.

Leggi la notizia: Papa Francesco ha nominato nuovo vescovo della Diocesi di San Benedetto del Tronto Mons. Gianpiero Palmieri

Forse non ci si accorge che anche noi cristiani spesso ci lasciamo convincere che della vita vanno ricercate le zone d’ombra ed oscure, quasi vergognosi di far apparire la luce, in un falso concetto di umiltà. Tant’è che, purtroppo, la parola assume quasi sempre il tono del rimprovero, come non ci fosse luogo, data la nostra misera natura, alla speranza. Eppure noi siamo i portatori della “Buona Novella”, e puntiamo sulla “Risurrezione” anche se spesso dobbiamo passare attraverso la “Croce”.

Il 26 marzo il nostro Vescovo Carlo Bresciani ha compiuto 75 anni che corrispondono alla scadenza “naturale” del proprio ministero alla guida della Chiesa locale, come previsto dal Codice di Diritto Canonico (can. 401, n.1); tuttavia anche il Vescovo Carlo è rimasto alla guida della nostra Diocesi fino al momento in cui Papa Francesco ha accettato formalmente le sue dimissioni.

Per ricordare degnamente i dieci anni della consacrazione episcopale del nostro Vescovo Carlo e gli altrettanti come Pastore della nostra Diocesi, ci piace tornare ai giorni della presa di possesso con un popolo giubilante e disponibile, attraverso i portavoce delle varie Associazioni, a varie promesse e ottimistiche aspettative e vedere se queste si siano tradotte in realtà.

Dopo anni di attesa finalmente ci giunse la notizia della nomina di un nuovo Pastore a guida della nostra Chiesa locale. Vogliamo ricordare quei momenti nella preghiera e riviverli nella memoria della suggestiva cerimonia nella cattedrale di Brescia, seguita direttamente da un nutrito numero di fedeli, in video invece da quelli rimasti a casa. Vogliamo qui ricordare le due lettere pastorali intense e speciali: la prima lettera ai Corinti di San Paolo e Gesù crocifisso, misericordia del Padre. “Con San Paolo abbiamo riscoperto la gioia di essere cristiani e la grande novità liberatrice del VangeloAbbiamo anche imparato a comprendere che si devono superare tante sfide per costruire una vera comunità cristiana, unita nell’amore e capace di superare le divisioni che il Maligno in tanti modi subdoli cerca di inserirvi per disgregarla”. Con la seconda abbiamo assaporato come “le moderne Corinto, nelle quali viviamo, hanno bisogno di essere rigenerate dal Vangelo della misericordia di Dio, di essere rese più umane dalla misericordia reciproca tra i membri delle comunità, di ricevere e di far tesoro perdono del Crocifisso”.

Le situazioni contingenti in questi anni hanno reso sempre più difficili i nostri giorni e hanno posto inciampi nella nostra ascesa verso la santità; tuttavia la sua vicinanza, Eccellenza, ci ha rassicurati, ci ha resi più forti il vederLa percorrere davanti a noi e insieme a noi la strada ripida, irta di difficoltà, ma anche non disgiunta dalla speranza.

Con Lei abbiamo vissuto l’anno giubilare della Misericordia che papa Francesco ha voluto per tutta la Chiesa, concedendo per la prima volta nella storia una porta santa per ogni cattedrale della Chiesa nel mondo. Anche noi abbiamo aperto una porta santa, attraverso cui siamo passati chiedendo la misericordia di Dio per noi e impegnandoci a diventare sempre più misericordiosi, come Lui lo è nei nostri confronti. Forte della sua esperienza di educatore, ha incoraggiato gli insegnanti di religione a prendere per mano bambini, adolescenti e giovani che Dio affida loro per portarli alla maturità. Non dimenticava mai il lavoro dei marinai e pregava per loro quando il cielo minacciava tempesta.

Eccellenza, i fedeli di tutta la Diocesi al termine della Sua azione pastorale in mezzo a noi, si uniscono ai sacerdoti per esprimerle sentimenti di gratitudine e di riconoscenza, insieme a tanti “Grazie“.

Redazione: