MONTEDINOVE – Ancora un riconoscimento per la scrittrice Daniela Litta. Con il suo componimento “Risposte” l’autrice, originaria di Montedinove, è stata premiata alla “Pro Biennale 2024 – Premio Arte Biennale” di Venezia. L’evento è realizzato con il contributo del curatore d’arte Salvo Nugnes, la giornalista e opinionista Silvana Giacobini, Vittorio Sgarbi, Giordano Bruno Guerri, Paolo Liguori, Katia Ricciarelli. Il premio le sarà consegnato, a Venezia, il 1° giugno 2024.
Daniela si aspettava questo premio?
La partecipazione a questo Festival, è certamente emblematica della qualità delle opere degli artisti che espongono, considerata la selezione da parte di esperti e professionisti del mondo dell’ arte e della comunicazione. Detto ciò, non posso non essere felice, proprio perché, contestualmente a questa rassegna la mia poesia, rimane affrancata da ambizione e lontana dal bisogno di competere, situazione molto comune, contestualmente ai vari concorsi letterari, ma è meramente la conferma di una qualità e di un valore espressivi, secondo il parere di tecnici ed esperti delle arti.
Ha ricevuto una targa per la sua capacità, attraverso il suo stile poetico, di raggiungere equilibrio e armonia. Cosa ci può dire in merito?
La poetica è lo stile di un autore sono paralleli alla sua consapevolezza. Non può esservi espressività autentica, libera e scevra da compiacimenti, senza un’attività investigativa rivolta verso se stessi, la sola capace di regalare stupore, meraviglia, freschezza e parimenti padronanza e disinvoltura espressive. L’intestazione sulla targa del riconoscimento parla di un raggiungimento via via crescente di uno stile, di un’armonia espressiva. È così per tutte le Arti, le quali richiedono studio, passione e quell’attitudine di sintonizzarsi, onestamente, sulle frequenze del proprio timbro espressivo. Nella scrittura è necessario dosare, regolare, sintonizzare i propri vissuti, in relazione al lettore, al suo orecchio, ma anche al suo sguardo, affinché chi riceve il messaggio possa creare una connessione emotiva con chi scrive. La scrittura è una dimensione espressiva fortemente relazionale, se pensiamo che scrivere o descrivere è dettagliare, fornire cioè minuziosamente all’altro particolari, nell’ intenzione di essere letti, colti. Un autore, ha sempre estrema fiducia nell’alterità ed è qui che risiedono l’equilibrio e l’armonia del suo stile espressivo.
“Risposte” è componimento breve che definisce una sintesi retrospettiva. Ci può spiegare meglio?
“Risposte” è un componimento molto breve, che ho definito sintesi retrospettiva, intendendola come un condensato di tutta la mia corposa produzione scritta. “Risposte”, così come rispondere, è la sintesi dell’urgenza dello scrivere inteso come feedback, retroazione, ritorno. Per scrivere è necessario interrogarsi costantemente, e così, ogni scritto presuppone una domanda a priori, un confronto dialogico, con se stessi e con l’altro. Rispondere è l’essenza dello scrivere e rispondere è una derivazione di Respons/ Abilità. Chi scrive, non può prescindere da un impegno, da una responsabilità e da una dedizione, intesi sempre in ottica relazionale.
Qual è il suo prossimo progetto letterario?
Mi piacerebbe molto scrivere per la musica. Ho scritto parecchi pezzi che potrebbero essere musicati, che spaziano dall’ essere più o meno impegnativi. La mus/ica è la sorella della poesia, intesa come ” arte delle Muse e dell’Ispirazione”. Mi piace pensare ad una mia espressione: “Finché vi è Estro, si è sotto un Astro!
““RISPOSTE”
Cercai nei tanti Libri le Risposte
Ma solo quando Schiusi le Mie Imposte
Sentii ciò che è Repido Irradiare
Di Luce le mie Stanze,
Illuminare
(Daniela Litta)