GROTTAMMARE – Oggi abbiamo intervistato l’avvocato Gabriella Ceneri, presidente della Fondazione Anfass di Grottammare. Un’importante realtà del territorio che aiuta le famiglie e le persone più fragili.

Avvocato Ceneri, da qualche tempo è nata anche la radio web istituzionale ed inclusiva che si chiama “Libera-Gioia”. Come vengono ideati i contenuti, che poi è possibile ascoltare attraverso i podcast?
La radioweb “Libera – Gioia” opera sulla progettualità costruita dalla Fondazione attorno alla proposta del dottor Eller Ciarma, giovane laureato che lavora con noi con contratto di tirocinio e dalla disponibilità del suo tutor, la musicoterapista Ottavia Valeria Ciani. Le interviste di Eller sono lo strumento per dare voce ai ragazzi, cominciando da quelli che frequentano i nostri servizi o i laboratori, o che sono collocati nelle comunità residenziali. Vengono fuori dagli incontri argomenti come lo sport, l’amicizia, il cibo, le vacanze, la musica preferita, le attività quotidiane, tutto raccontato con una modalità genuina e divertente. Abbiamo allestito una apposita stanza insonorizzata per le registrazioni, che è attrezzata con quanto tecnicamente necessario, grazie al contributo di Eller. La radioweb “Libera – Gioia” è chiamata però anche a divulgare iniziative sociali attuate sul territorio, informazioni in tema sanitario ed educativo, opportunità di lavoro, notizie positive su prassi o su eventi che valorizzino l’inclusione sociale o il volontariato. Per questo sarà a disposizione di Enti, associazioni e anche delle istituzioni, che potranno farci pervenire brevi comunicati. Abbiamo dotato la radioweb di due coordinatori editoriali, che ne supervisionano i contenuti, si tratta dei giornalisti Anna Stefania Mezzina e Paride Travaglini, che sono due amici dell’Anffas , quindi amichevolmente ma con professionalità svolgono il loro ruolo importante. Abbiamo attivato la pubblicazione di podcast su un apposito spazio creato nel nostro sito istituzionale www.fondazioneanffasgrottammare.it e abbiamo aperto un canale YouTube, dove troverete anche i video degli spettacoli realizzati dai ragazzi nel laboratorio di Teatro musical, a cura di Ottavia Valeria Ciani. Invito tutti a seguirci.

Non solo radio, ma anche laboratori e progetti che coinvolgono le scuole e più in generale il territorio.
La Fondazione effettivamente ha avviato un’importante azione di inclusione sociale, in attuazione di quanto previsto dalla Convenzione Onu sui diritti delle PCD. Si è così inserita pienamente nelle nuove linee operative di Anffas Nazionale, che prevedono anche la riconversione dei servizi per persone con disabilità in termini di inclusione e di attuazione del progetto di vita individuale di ciascuna. Questa nuova progettualità ha richiesto un importante cambiamento: abbiamo proposto ai nostri ospiti più occasioni di interazione con il territorio, partecipando ad esempio ad eventi culturali o ad attività sportive. L’azione è stata efficace soprattutto migliorando la funzionalità dei laboratori occupazionali, a partire da quello di ceramica, con il reperimento di un locale sito fronte strada in Via Zuccoli 23, in un quartiere popoloso della città di San Benedetto del Tronto. La gente all’inizio ci guardava con curiosità, poi ha iniziato a conoscere i ragazzi e ad apprezzare i bellissimi oggetti prodotti nel laboratorio, si è creato un clima di simpatia e di condivisione che ha favorito le relazioni, anche al mercato settimanale del venerdì, dove disponiamo di una postazione. E’ stato naturale così aprire la nostra porta alle scuole, a partire da quelle più vicine, come l’Istituto Virgo Lauretana, che ringrazio di cuore per averci offerto questa opportunità. Tutti gli allievi, dalla scuola dell’infanzia a quella primaria di secondo grado, hanno partecipato con entusiasmo alle attività proposte dal nostro maestro ceramista Alessandro Lisa, che sono state strutturate in accordo con gli insegnanti ed alcuni ragazzi sono tornati per fruire di corsi individuali. Qualcuno ci ha chiesto di festeggiare il compleanno organizzando un laboratorio per gli amici, qualcuno è tornato a fare attività con i genitore; chiunque si avvicina alla nostra realtà ne resta affascinato, vedendo l’impegno nel lavoro messo dai ragazzi nella condivisione del sapere e degli strumenti, per l’atmosfera di accogliente serenità che si respira, nella semplicità dei rapporti e nell’amicizia che può nascere quando si abbattono le barriere del pregiudizio sul diverso. E’ stato molto bello vedere i nostri quattro tirocinanti mettersi a disposizione dei bambini, insieme agli educatori professionali, sentirsi importanti nel loro ruolo. E’ utile ricordare, infatti, che il Laboratorio è diventato un luogo di inclusione lavorativa per persone con disabilità e di riabilitazione sociale. Ed è aperto veramente a tutti! Abbiamo implementato anche i laboratori di musicoterapia e di teatro – musical, a cura della nostra musicoterapista, con la messa in scena di spettacoli, realizzata grazie all’amichevole sostegno tecnico dell’associazione “Il Rompibolle”, con la presidente prof.ssa Paola Olivieri, che ringrazio vivamente per esserci a fianco. L’attività artistica è prevista dal nostro Statuto, i nostri attori – cantanti sono bravi, alcuni di loro fanno teatro da tanti anni, anche prima di entrare nelle nostre strutture e le loro performance riscuotono grande successo. Anche questi laboratori sono accessibili agli esterni, prevedono la frequenza bisettimanale, in orario pomeridiano presso la nostra sede di Via Sacconi 40 a Grottammare. E’ in preparazione il prossimo spettacolo, che sara’ rappresentato al Teatro delle Energie il 5 luglio, dal titolo “FAME, Saremo Famosi!”. E ci saranno tante altre iniziative collaterali che poi comunicherò. Per informazioni sui corsi potete contattarci su info@fondazioneanffasgrottammare.it oppure al n. 366 1147331 anche WhatsApp. Infine prosegue il nostro impegno per favorire percorsi di autonomia abitativa delle persone con disabilità, offrendo supporto a quelle che vogliano, già nel “Durante  noi” e senza aspettare il “Dopo di noi” , vivere l’esperienza del cohousing. Abbiamo un’esperienza sul campo pionieristica e i ragazzi che vivono insieme nel nostro appartamento, gestito secondo la  L.112/16 , sono i testimoni di quanto questo progetto abbia cambiato la loro vita.

La Fondazione Anffas Grottammare nasce nell’aprile 2022, con la trasformazione dell’associazione Anffas Grottammare Onlus. Cosa ha determinato questo passaggio?
E’ stato un passaggio difficile, comune per tutte le associazioni Onlus che, come la nostra, si sono dovute riconvertire per poter proseguire l’attività di gestione dei servizi, considerata la limitazione operativa prevista dalle norme sul terzo settore per le semplici associazioni, quanto a numero dei dipendenti ed entità dei redditi. Un cambiamento che, soprattutto per gli associati di vecchia data, è stato molto significativo e ha creato un po’ di disorientamento. Con l’iscrizione al Runts si rendono pubblici i dati salienti delle attività, non solo in termini economici come il bilancio. Vi sono altri elementi che rendono evidente la reale natura di ente non profit del Terzo settore, tra le altre cose infatti bisogna indicare i volontari che vi prestano servizio, che sono un elemento determinante, a pena di cancellazione dal Registro, e che attesta il suo collegamento con la società, la capacità di attrarre risorse e quindi il sostegno del territorio nel fare del bene insieme. Abbiamo fatto fatica all’inizio a reperire volontari, ma con l’apertura dei laboratori al territorio la nostra organizzazione si è resa più evidente ed abbiamo riscontrato tante disponibilità, soprattutto tra i giovani. La nostra prima importante azione gestionale è stata svolta sul personale, con il passaggio dei dipendenti delle Cooperative Anffas alla Fondazione, che hanno conseguito parità di contrattualizzazione con gli altri colleghi già assunti nella Onlus. Abbiamo poi messo a punto le prime procedure amministrative e gestionali più adeguate alle dimensioni dell’Ente e alla diversificata attività dei servizi e stiamo tuttora cercando di migliorare l’organizzazione, anche in vista dell’importante trasformazione dei servizi da sociali in socio-sanitari, come previsto dalla normativa regionale con i nuovi criteri di accreditamento. Noi siamo una Fondazione di servizi, l’ente è amministrato da un Cda, composto da 4 consiglieri e un Presidente, non abbiamo internamente l’organo assembleare, ma siamo legati da statuto all’associazione delle famiglie Anffas Grottammare Aps, che ha il potere di nomina dei nostri amministratori, degli organi di controllo e del Presidente. L’Aps, che conta una sessantina di soci, è presieduta dalla signora Maria Lauri, che ha costituito 30 anni fa il primo nucleo associativo Anffas sul territorio, nel tempo ha creato insieme ad un gruppo di famiglie un sistema di servizi per le persone con disabilità e di supporto alle famiglie stesse, che noi abbiamo rilevato e ha guidato la Onlus fino alla trasformazione in Fondazione. Gli enti sono separati ed hanno autonomia di gestione.

Recentemente il Centro Riabilitativo Sanitario specializzato per l’età evolutiva, ha ottenuto dalla Regione Marche l’accreditamento al grado di Eccellenza, un riconoscimento importante.
Il nostro Centro Riabilitativo Sanitario, specializzato per l’età evolutiva, è un punto di riferimento per le famiglie per le terapie riabilitative dei bambini, anche provenienti da fuori provincia e fuori regione. Seguiamo circa 140 bambini e ne abbiamo circa 90 in lista di attesa per le prestazioni in convenzionamento, perché il budget assegnato è insufficiente e bloccato da anni. C’è bisogno di maggiori risorse per questo tipo di prestazioni sanitarie, un bambino riabilitato ha più chance di affrontare agevolmente il percorso scolastico rispetto ad un bambino non riabilitato. Attualmente vi lavorano la coordinatrice, l’assistente sociale e circa 13 liberi professionisti, che esprimono tutta la gamma della terapia riabilitativa, compreso il fisiatra e il neuropsichiatra infantile. Abbiamo anche un ambulatorio di fisioterapia, debitamente attrezzato e una palestra. La Fondazione ha guidato il Car nel percorso di accreditamento, da quello base che aveva sotto la Onlus, fino all’eccellenza, conquistato quest’anno. Ci siamo dotati di piattaforme per i collegamenti a distanza, hardware e software necessari al trattamento ed archiviazione dei dati sanitari in sicurezza, fascicolo elettronico, prassi di intervento e supervisione, insomma di tutto quanto richiesto dal manuale di accreditamento. Gli spazi esterni verdi sono fruiti dalle famiglie, che spesso si trattengono in attesa dei trattamenti dei bambini socializzando tra loro e magari prendendo il caffè insieme, nel gazebo attrezzati con i distributori che sono disponibili. Il nostro centro è piccolo rispetto ad altri ben più strutturati, ma ha un grande cuore. Non insegue il profitto e quindi può agire con la logica della solidarietà. L’anno scorso abbiamo avuto una perdita dovuta al fuori budget, che abbiamo affrontato per consentire ai bambini di terminare il loro ciclo di terapia e che non ci è stato riconosciuto dall’AST. Ci sono famiglie povere che ci chiedono aiuto, perché i loro bambini che hanno bisogno di cure riabilitative restano in lista d’attesa, anche per anni. Non è giusto. Noi ci siamo inventati un progetto solidale, che abbiamo chiamato “la cura pediatrica sospesa” e il 5 per mille del 2023 e del 2024 andrà per questa finalità, oltre che al sostegno dei nostri laboratori occupazionali. E’ possibile contribuire anche con una donazione liberale, che gode di benefici fiscali se effettuata con un pagamento elettronico, quest’anno pari al 30% di detraibilita’ se effettuata da un privato e 100% se effettuata da una azienda.

Che significa far parte della famiglia Anffas?
Anffas è una realtà che da 66 anni opera sul territorio italiano con l’obiettivo di migliorare le condizioni di vita delle persone con disabilità intellettiva e relazionale e delle loro famiglie. Conta sul territorio italiano circa 164 associazioni locali e 61 enti a marchio come il nostro. Far parte della famiglia Anffas significa avere occasioni di formazione continua, poter partecipare alla costruzione di una società che permetta alla Pcd di realizzare il suo progetto di vita e il suo diritto all’affettività, all’ indipendenza abitativa, al lavoro, promuovere una nuova cultura della disabilità e lottare contro la discriminazione, promuovendo i principi della Convenzione Onu per i diritti delle Pcd. Questa è la mission di Anffas che noi condividiamo e vogliamo attuare nel nostro territorio.

 

 

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