COSSIGNANO – Prosegue la nostra rubrica dedicata ai giovani del territorio della Diocesi. Questa settimana abbiamo intervistato i fratelli Marino e Roberto Capannelli, classe 1993 il primo, di tre anni più giovane il secondo, che dopo aver conseguito il diploma all’Istituto tecnico Agrario “Ulpiani” hanno deciso di realizzare il loro sogno: aprire un’azienda agricola. Si chiama “Poderi de Marte” e nasce nel 2016 tra le colline di Cossignano.
A che ora suona la sveglia la mattina?
Dipende molto dal periodo e dal lavoro da fare. Quando siamo fortunati la sveglia suona relativamente tardi, altre volte, invece, siamo già in piedi prima che possa suonare.
La vostra avventura è partita nel 2016, come è stato all’inizio?
Sicuramente all’inizio è stato come intraprendere un’avventura, come del resto è qualsiasi cosa di nuovo che uno inizia a fare. Nella fase iniziale ci siamo subito impegnati nella compilazione dei vari documenti richiesti e nel costruire il frantoio, dunque non era semplice conciliare il lavoro nei campi con quello burocratico e le scelte che andavano fatte per la costruzione. Fortunatamente, in famiglia abbiamo potuto contare sul sostegno di tutti: ognuno era pronto a darci una mano quando ne avevamo necessità.
Da quando avete dato avvio alla vostra azienda qual è stato il momento più difficile?
Probabilmente le prime stagioni al frantoio sono state le più difficili, bisognava fare molti sacrifici per far fronte a tutto quel lavoro che comunque non ci aspettavamo. Fin dall’inizio abbiamo avuto tanti clienti e per noi è stata davvero una sorpresa oltre che una grande soddisfazione. Ma dobbiamo ammettere che era complicato coordinarsi tra i vari impegni e scadenze, soprattutto quando sopraggiungeva la stanchezza. Adesso siamo una macchina abbastanza “oleata”, anche quando ci sono periodi con una mole di lavoro maggiore sappiamo cosa fare e gestiamo al meglio tutte le richieste.
La vostra infanzia ha in qualche modo influito in questa scelta imprenditoriale?
Diciamo questa scelta è quasi totalmente frutto della nostra infanzia. Grazie ai nostri nonni che ci hanno fatto crescere e conoscere in questo ambiente facendoci appassionare alla campagna. E anche grazie a tutte quelle persone che ci circondano e negli anni ci hanno aiutato e sostenuto.
Come vi dividete i compiti e le mansioni?
Di solito le decisioni tendiamo a prenderle insieme, ciò avviene spesso a tavola. Nei momenti di convivialità serale decidiamo cosa bisogna fare nella giornata successiva, ci confrontiamo sulle cose che sono più urgenti e quelle secondarie. Poi come in tutti i settori ci sono gli imprevisti, e ovviamente quelli non si programmano a tavolino.
Oggi la vostra azienda produce olio, pasta e uva, con l’obiettivo, in futuro, di procedere anche alla sua “trasformazione” in vino. Del resto siete entrambi specializzati in enologia?
Si, entrambi abbiamo conseguito il diploma di Perito agrario con specializzazione in enologia. Come il mondo dell’olio, anche quello del vino è vasto ed interessante. Ogni giorno si possono apprendere cose nuove, ma se non sperimenti non impari. Comunque, anche grazie alle aziende che ci circondano e ci aiutano a crescere, quest’anno abbiamo prodotto la prima linea di vini per “Poderi de Marte”. Vini prodotti con le nostre uve, selezionate e raccolte manualmente con amore. I vini Bio “Tatì” Offida Pecorino Docg e “Vallascià” Marche Sangiovese Igt, entrambi vinificati e imbottigliati da un’azienda amica presente nel territorio.