LORETO – “Abbiamo fatto questo incontro, simile a tutti quelli che stiamo facendo in tutte le Regioni d’Italia, proprio con l’intento di mettere insieme figure diverse: i responsabili degli Istituti diocesani, i direttori dell’Ufficio Comunicazione Sociale, gli economi delle Diocesi, gli incaricati del Sovvenire. Questi appuntamenti favoriscono una collaborazione più specifica tra queste figure nell’ambito delle singole Diocesi. Al contempo sono utili anche per approfondire le problematiche legate sia agli istituti che alla gestione delle Diocesi che alla gestione del Sovvenire e hanno l’intento di trovare le modalità migliori per risolverle, così da rendere più efficace il nostro servizio ecclesiale in questo contesto”.
Con queste parole S.E.R. Mons. Luigi Testore, Delegato del Sovvenire e Presidente ICSC (Istituto Centrale per il Sostentamento del Clero), ha presentato l’appuntamento che si è tenuto venerdì 16 e sabato 17 maggio a Loreto, in occasione dell’incontro degli incaricati diocesani del Sovvenire delle Marche.
Filo conduttore della due giorni è stato “Corresponsabilità – Partecipazione – Comunione: Il sostegno economico alla Chiesa cattolica“.
Presenti anche gli Economi, i direttori degli Uffici Comunicazioni Sociali e i Presidenti degli Istituti per il Sostentamento del Clero delle varie Diocesi delle Marche, al fine di stimolare la collaborazione, per promuovere la sinodalità e la corresponsabilità tra i diversi ruoli.
Per la Diocesi di San Benedetto del Tronto – Ripatransone – Montalto, hanno preso parte ai lavori l’incaricato diocesano Simone Incicco e il membro dell’equipe diocesana Giuliano Vagnoni.
L’intento è stato quello di informare i partecipanti sull’andamento del sostentamento economico alla Chiesa cattolica, che non si realizza solo attraverso l’incentivazione delle firme per l’8xmille alla Chiesa o della raccolta delle offerte liberali, ma anche attraverso una responsabilità nell’amministrazione dei fondi 8xmille diocesani e la corretta gestione dei beni degli Istituti Diocesani.
Al contempo si è inteso favorire un importante momento di incontro, ascolto e confronto con le strutture di servizio della Conferenza Episcopale Italiana, anche in relazione al mutato contesto sociale ed economico che richiede un impegno sempre più coeso e competente per sostenere la missione delle nostre Chiese locali.
L’incontro rientra in una serie di appuntamenti regionali che l’Ufficio nazionale del Sovvenire sta portando avanti con passione ed impegno, affinché vi sia sempre più una proficua occasione di riflessione e di scambio delle esperienze sulle attività svolte in Diocesi e uno spazio di confronto sui temi di interesse comune a livello regionale.
Nella prima giornata i partecipanti hanno riflettuto sui temi in programma, grazie ai contributi dei relatori: l’Arcivescovo Rocco Pennacchio, Delegato CEM del Sovvenire; Alessandro Molini, Referente Regionale del “Sovvenire”; S.E.R. Mons. Luigi Testore, Delegato del Sovvenire e Presidente ICSC; Don Claudio Francesconi, Economo C.E.I.; Massimo Monzio Compagnoni, Responsabile del Servizio Promozione C.E.I..
Il pomeriggio è proseguito poi con un confronto tra i Presidenti IDSC, Economi, Incaricati e Collaboratori del Sovvenire e la presentazione dei Progetti nel Territorio da parte di Letizia Franchellucci, addetta allo sviluppo dei progetti nel territorio. La prima giornata si è conclusa con la Celebrazione Eucaristica presieduta da Mons. Luigi Testore.
La mattinata di sabato 18 maggio si è aperta con una celebrazione eucaristica, presso la Santa Casa di Loreto, presieduta dal presidente della Conferenza Episcopale Marchigiana, Mons. Nazzareno Marconi, il quale ha affermato: “Questo è un mondo in cui è difficile orientarsi. Le persone ti dicono una cosa e cercano di convincerti che quella sia la cosa fondamentale; ma, se io dovessi rincorrere tutto quello che mi viene detto, diventerei matto! Avere un quadro chiaro, ci aiuta tanto. E quello che voi ci date, nel vostro servizio alla Chiesa Cattolica, è un aiuto prezioso. È importante anche aiutarci gli uni con gli altri a mettere in ordine, non solo i conti, ma anche le priorità. Alla domanda ‘Che cosa succederà a Giovanni?’, Gesù fa capire che è una cosa secondaria quello che gli succederà e sottolinea che la priorità è seguirlo. Nella Chiesa siamo chiamati a fare tante cose. Spesso, quando si ha a che fare con una piccola Diocesi come la mia, ci si deve occupare sia dei massimi sistemi e dei contenuti fondamentali della salvezza, sia del problema della fornitura di carta igienica per le Parrocchie. Il rischio di perdere di vista l’essenziale ce l’abbiamo. Noi siamo a servizio gli uni degli altri, per seguire il Signore. In un mondo che si perde nei particolari, è bene non perdere di vista l’essenziale. Grazie per quanto fate a servizio della Chiesa”.
La seconda giornata di lavori è poi proseguita con l’incontro di settore per i Presidenti IDSC, i direttori UCS, gli Economi e gli Incaricati e Collaboratori Diocesani del Sovvenire, a cui è seguito un confronto tra tutti i presenti sul tema “Collaboriamo insieme per promuovere la corresponsabilità”.
La mattina si è chiusa con la relazione in aula dei due di Gruppi di Lavoro, a cui sono seguite le conclusioni dell’Arcivescovo Mons. Rocco Pennacchio, il quale ha anche ringraziato per l’organizzazione Alessandro Molini, referente Regionale del “Sovvenire”.
A conclusione delle due giornate formative, abbiamo raccolto il commento del Responsabile del Servizio Promozione C.E.I., Massimo Monzio Compagnoni: “Con la donazione dell’8×1000, con un gesto semplice e gratuito, si può aiutare tanti. La Chiesa, se uno ci riflette, dipende totalmente dalla sua comunità. Non riceve soldi dal Vaticano, ma solo grazie alle firme che non costano nulla alle persone. La nostra missione è quella di cercare di essere sempre più trasparenti, di far vedere cosa facciamo e come la Chiesa utilizza i soldi per fare il bene”.
Commentando poi la due giorni di incontro, Compagnoni afferma: “L’obiettivo di queste due giornate era quello di coinvolgere le varie aree delle Diocesi e farle lavorare insieme: gli incaricati diocesani, gli economi, i referenti degli istituti diocesani e degli uffici delle comunicazioni sociali. Sono contentissimo, perché abbiamo respirato la voglia di tutte queste persone di lavorare insieme e di “fare Chiesa”, di “essere Chiesa”. La cosa più bella credo sia questa: sentirci tutti parte di una cosa unica, essere in comunione. Mi auguro che si possa continuare così, ad avere voglia di lavorare insieme e di fare le cose insieme”.
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