SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Prosegue la nostra rubrica dedicata ai giovani del territorio che attraverso l’impegno e lo studio riescono a raggiungere degli obiettivi che si sono prefissati. Questa settimana abbiamo incontrato Cristina Di Sante e Isabella Perotti, studentesse del liceo classico Leopardi di San Benedetto che hanno ottenuto la Certificazione linguistica del Greco Antico. In particolare nelle Marche l’istituzione della CLGA si deve ad un accordo tra USR Marche, Università degli Studi di Urbino “Carlo Bo” e Università di Macerata, sancito nel Protocollo d’Intesa tra i medesimi enti.
Cosa ha rappresentato per voi conseguire la CLGA?
I L’essere riuscita a raggiungere questo obiettivo è stato per me una grande soddisfazione in quanto mi ha permesso di comprendere appieno il livello linguistico conseguito nel corso di questi cinque anni di studi.
C Conseguire la certificazione è stata per me un’esperienza molto gratificante, soprattutto poiché in concomitanza della fine del ciclo di studi. Mi ha consentito di mettere alla prova le competenze acquisite in questi anni.
Quanta preparazione c’è stata?
I Il mio livello di preparazione per lo svolgimento di questa prova si è basato principalmente sulle conoscenze grammaticali e lessicali acquisite nei primi anni, fondamentali per la comprensione di sintagmi e proposizioni della lingua greca.
C Grazie all’intenso lavoro svolto nel biennio, in cui è maggiore lo studio della grammatica, mi è bastato ripassare le strutture sintattiche più frequenti e svolgere delle simulazioni analoghe messe a disposizione dall’USR
Quando avete iniziato ad appassionarvi al greco antico?
I Ancora prima dell’iscrizione al liceo Classico le lingue antiche, e in particolare il greco, mi hanno colpito sia per il fatto di avere la possibilità di svelare a me stessa tutti i significati che si celano dietro una semplice parola sia per la morfologia criptica ed arcana che si nasconde dietro una lingue che a primo impatto può sembrare quasi banale.
C Fin dal primo anno le lingue antiche mi hanno sempre affascinato, in particolare per la loro capacità di racchiudere all’interno di una singola parola l’intero patrimonio mitico-culturale di secoli di storia.
Siete all’ultimo anno di liceo, poi che farete?
I Spero vivamente di entrare nella facoltà di Medicina e che la mia dedizione e i miei sforzi non siano stati vani.
C Mi piacerebbe molto entrare a Medicina, so che non è facile ma spero che tutto l’impegno e i sacrifici vengano ripagati con successo
Cosa hanno rappresentato per voi questi cinque anni di liceo?
I Questi cinque anni hanno rappresentato sicuramente un lungo percorso di crescita, sia a livello scolastico e personale ma soprattutto nelle relazioni interpersonali. Ho conosciuto delle persone meravigliose che cercherò in tutti i modi di tenermi stretta anche quando quest’anno giungerà al termine.
C In questi cinque anni ciò che mi ha colpito di più è stato sicuramente il clima che ho trovato all’interno della scuola. Venendo da un’altra città, non conoscevo nessuno, ma grazie ai miei attuali amici e alle numerose attività che la scuola propone, utili non solo a coltivare i propri interessi ma anche a stringere nuove amicizie, non ho avuto problemi ad integrarmi.
Il momento più difficile e quello che non dimenticherete.
I Sebbene questo ultimo mese sia stato il più impegnativo, i primi due anni trascorsi per lo più in didattica a distanza non ci hanno di certo aiutato nel costruire rapporti, rendendo molto difficile integrarsi in un nuovo ambiente scolastico. Uno tra i tanti momenti che non dimenticherò mai è senza dubbio la settimana bianca per la possibilità di imparare a sciare insieme ai miei più cari amici.
C Penso che il momento più difficile possa essere considerato a tutti gli effetti quest’ultimo mese di scuola, diviso tra test universitari, interrogazioni, patente ed impegni vari. Il momento più indimenticabile penso sia la tradizionale gita dei quarti in Sicilia, anche se di bei momenti in questa scuola devo ammettere di averne vissuti parecchi.
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