L’enciclica Laudato Si’ ha suscitato grandi cambiamenti per oltre un terzo (36%) delle organizzazioni cattoliche europee.

Questo è uno dei dati che emergono da “Vivere Laudato si’”, un’indagine europea, unica nel suo genere, i cui risultati principali sono stati presentati ieri dall’Alleanza europea Laudato si’ (Elsia) che raduna Caritas Europa, Cidse, Comece, Don Bosco International, Jesc, Giustizia e Pace Europa e il Movimento Laudato si’.

La ricerca è stata condotta da un consorzio di università cattoliche – St Mary’s University Twickenham, Universitá Cattolica del Sacro Cuore di Milano, Universidade Católica Portuguesa, Universitat Ramon Llull, Hrvatsko Katoličko Sveučilište e EMD Ecole de Management Marseille – coinvolgendo più di 283 organizzazioni cattoliche (parrocchie, organizzazioni di beneficenza, ecc.) in 20 Paesi europei. La maggior parte degli intervistati ha riconosciuto che, a seguito della pubblicazione della Laudato si’ nel 2016, si è registrato un “cambiamento in alcune aree” della propria organizzazione o comunità, di cui circa un terzo degli intervistati ha fatto esperienza cambiamento “sostanziale” o superiore. Dall’indagine è inoltre emerso che quasi la metà delle organizzazioni coinvolte prevede di mantenere il proprio impegno o di aumentare la propria attenzione sull’“ecologia integrale”. Le iniziative Laudato si’ si stanno spostando verso il coinvolgimento comunitario (60% partecipativo). Significativo anche il fatto che una forte maggioranza delle organizzazioni lavora sia con gruppi religiosi (82%) che non religiosi (81%) sulle questioni ecologiche. Altro aspetto rilevante è il coinvolgimento della base, con iniziative che sono molto spesso guidate da volontari (il 93% fa affidamento su di loro, il 37% interamente). Relativamente ai finanziamenti, le risorse limitate rimangono un ostacolo (il 38% assegna meno del 5% alle iniziative ambientali). “Il rapporto – si legge in una nota – raccomanda un maggiore sostegno alle organizzazioni cattoliche. Ciò significa fornire loro più tempo e risorse, incoraggiare la discussione sull’ecologia e dotarli di strumenti pratici per un’azione ambientale efficace. Il rapporto evidenzia inoltre i progetti ecologici di successo in tutta Europa come modelli da replicare”.

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