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Perché donare il 5xMille al Biancazzurro? Risponde il Diacono Giovanni Vai

DIOCESI – “Il Biancazzurro ha bisogno del tuo aiuto. Dona il 5xMille per aiutare concretamente la nostra struttura, che da anni offre sostegno alle persone con disabilità ospitate nei servizi diurno e residenziale. Questo tuo gesto, piccolo ma generoso, contribuirà a sostenerci e a farci affrontare con più slancio le difficoltà anche economiche della vita quotidiana”. È con queste parole che il Diacono Giovanni Vai, vicepresidente ed amministratore delegato della Cooperativa Sociale Biancazzurro, invita i lettori del nostro giornale a donare il 5xMille a questa bella realtà diocesana, a cui da oltre vent’anni dona il suo prezioso servizio.

Cosa bisogna fare per effettuare la donazione?
Si può fare in modo semplice e immediato, senza costi aggiuntivi. Per devolvere il 5xMille alla Cooperativa Sociale Biancazzurro, basta fare due semplici atti: prima scrivere il nostro codice fiscale – 01460170440 – nel modulo della dichiarazione dei redditi (730, unico) o sul CUD; poi apporre la propria firma a convalida della scelta operata.

Perché scegliere il Biancazzurro?
Perché la nostra Cooperativa svolge un servizio insostituibile a favore di una umanità sofferente e bisognosa di aiuto. Lo fa da anni con serietà, capacità e soprattutto amore.

Di cosa si occupa nello specifico la Cooperativa Sociale Biancazzurro?
La nostra Cooperativa da tanti anni opera in regime di convezione con l’Ente Pubblico per il benessere delle persone con disabilità. La struttura ospita un centro diurno socio-riabilitativo, una casa famiglia per disabili psico-fisici e la sede dell’Unitalsi Diocesana. Prima della pandemia, a Natale e a Pasqua, il vescovo Carlo Bresciani veniva a farci visita e a presiedere una Celebrazione Eucaristica, mentre don Ulderico Ceroni veniva a dire Messa ogni mese. Ora, purtroppo, siamo ancora sottoposti ad alcune restrizioni anti-Covid, quindi non è ancora possibile riprendere a vivere alcune iniziative, però resta sempre attiva l’assistenza spirituale agli ospiti e agli operatori del Biancazzurro sia da parte mia che da parte del diacono Luciano Caporossi che in questi ultimi tempi mi sta dando una mano.

Oltre ai servizi quotidiani menzionati, quali altre attività proponete alle persone che ospitate?
Le attività messe in campo sono molteplici e dipendono dalle opportunità che di volta in volta si presentano.
Dal 2013, ad esempio, ci siamo avvicinati al mondo dello sport, in particolare al gioco delle bocce, partendo dal concetto che la disabilità possa essere un punto di forza. Lo scorso anno abbiamo partecipato al torneo organizzato dall’ASD Bocciofila città di Ascoli Piceno, in cui i nostri atleti si sono classificati al quarto posto. Ora ci stiamo preparando al terzo meeting di sprt e amicizia che si terrà il prossimo Giugno.
In questo mese, invece, grazie al progetto del Comune di San Benedetto del Tronto “Mense, alimentazione e salute”, gli ospiti del nostro centro diurno hanno partecipato a dei laboratori del gusto dedicati al miele e alla cioccolata, condotti dalla referente locale di “Slow Food” e caratterizzati da attività ludiche, ricreative e formative, in cui sono stati coinvolti anche i familiari.
La nostra Cooperativa inoltre ha avviato un importante progetto che coinvolge in maniera attiva e gratificante tutti gli ospiti del centro, grazie alla realizzazione di bomboniere, decoupage, quadri, portachiavi, soprammobili ed accessori vari di arredo. Tutti i prodotti vengono realizzati artigianalmente, quindi interamente a mano e sono perciò pezzi squisitamente unici ed apprezzati per la loro spontaneità e originalità.

Cosa si sente ancora di dire ai lettori per convincerli a donare il 5xMille alla Cooperativa Sociale Biancazzurro?
Dico solo che, chi ha un familiare o un parente o un amico qui nella nostra struttura, sa cosa abbiamo fatto in questi anni e conosce quindi il grande supporto che abbiamo dato alle persone che ospitiamo e anche alle loro famiglie. Ma devo ammettere che ancora più grande è la ricchezza interiore e spirituale che il Biancazzurro ha portato nella mia vita. Quindi ringrazio tutte le persone che ho avuto modo di conoscere in questi anni: Sabatino Di Serafino, che mi ha succeduto alla presidenza della Cooperativa e che attualmente è anche nel direttivo nazionale dell’Unitalsi; il confratello Diacono Luciano Caporossi, che da alcuni anni condivide con me le fatiche della gestione quotidiana della struttura; tutti coloro che in qualche modo ci hanno sostenuto, ci sostengono e ci sosteranno, con le loro donazioni, ma anche con il loro tempo e con il loro servizio; le persone che quotidianamente ho modo di incontrare nel mio servizio al Biancazzurro, che, attraverso la loro sofferenza e vitalità, la loro abulia e operosità, la loro singolarità e straordinarietà, mi insegnano ogni giorno ad apprezzare la vita. Ritengo la loro presenza il dono più grande che il Signore potesse farmi.

Carletta Di Blasio: