“La nostra gratitudine a Dio perché ha dimostrato la sua grandezza ascoltando l’intercessione del beato Carlo Acutis nel miracolo compiuto a favore della giovane costaricana Valeria Valverde, la cui madre ha implorato con fede e fiducia. Questo segno della sua misericordia e del suo amore ci permette di confermare che la testimonianza della santità permette la trasformazione della società. Per questo motivo, ribadiamo l’invito a tutti i credenti a desiderare la santità di vita”.
Lo scrive, in un comunicato diffuso, la Conferenza episcopale della Costa Rica, in seguito al riconoscimento della guarigione miracolosa, avvenuta proprio in Costa Rica, che ha aperto la strada alla canonizzazione. Valeria Valverde, ventunenne costaricana, ha superato miracolosamente un incidente cranioencefalico. Sua madre Laura – come ha confermato giovedì padre Mario Bonilla, segretario aggiunto della Conferenza episcopale della Costa Rica – ha deposto una lettera sulla tomba di Assisi dove riposa il corpo del beato. “Questa giovane donna è stata guarita”, ha sottolineato il sacerdote, in un breve video pervenuto al Sir. La ragazza guarita miracolosamente studiava a Florencia, nel cantone di San Carlos, nella provincia di Alajuela, quando ebbe un incidente mentre andava in bicicletta. La sua prognosi era riservata dopo aver subito gravi lesioni che le hanno provocato la frattura del cranio. Ciò ha indotto il personale medico a eseguire una craniotomia per ridurre la pressione intracranica. Le possibilità di sopravvivenza erano scarse. L’8 luglio la madre si è recata in pellegrinaggio ad Assisi per affidare al beato Carlo Acutis la sua lettera. Contemporaneamente, quello stesso giorno Valeria tornò a respirare senza aiuti meccanici e i medici rimasero senza spiegazione per il miracolo, dopo aver constatato che la ragazza aveva riacquistato la mobilità degli arti superiori e aveva ripreso a parlare.