“I bambini sono il nostro futuro, la gioia di domani”.
Lo ha detto Roberto Benigni, nel monologo recitato in piazza San Pietro, davanti al Papa, a conclusione della prima Giornata mondiale dei bambini. “Se non sarete come questi bambini, non entrerete nel Regno dei cieli, ha detto Gesù”, ha proseguito: “oggi noi siamo nel Regno cieli, perché siamo tornati tutti bambini. E il più piccolo di tutti è Papa Francesco. Siamo tutti tornati piccoli insieme a voi: è un bambino come voi, il Papa, ed è lui che ha pensato una festa per tutti voi. La prima al modo, e a chi è venuta in mente? Eppure dovrebbe essere nostro dovere, fare una festa per i bambini. E invece non è mai capitato nel mondo. Ci ha pensato il Papa, perché è un bambino”. “I bambini non sono un vaso da riempire, sono un fuoco da accendere, e voi accendete la fantasia”, l’omaggio di Benigni, che si è soffermato sull’importanza delle fiabe: “Inventate storie, perché diventerete unici, anche se lo siete già: ognuno di voi è protagonista di una storia che non si ripeterà più per l’eternità. Siete voi gli eroi della vostra vita. Le cose difficili dovete fare: e se sbagliate non vi preoccupate, provate e riprovate”. “Qualsiasi cosa fate, amatela: non accontentatevi di fare un buon lavoro, lo dovete fare al meglio”, ha proseguito il comico, attore e regista: “Non vi fidate di chi vi dite siate sicuri: dovete essere insicuri, più dubbi avete meglio è. Chiedete e non abbiate paura, come diceva Giovanni Paolo II. Prendete il volo, prendete in mano la vostra vita e fatene un capolavoro. Fate diventare il mondo più bello, noi non ci siamo riusciti. Cercate di portare il vostro contributo al bene”.
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