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Pakistan: a Sargodha nuove violenze contro la comunità cristiana

Nuove violenze in Pakistan contro la comunità cristiana a Sargodha, città della provincia del Punjab in Pakistan, capoluogo dell’omonimo distretto, accusata di presunta profanazione del Corano. Sui social circolano video di una folla inferocita – nella quale si vedono anche ragazzini e adolescenti – che distrugge mobili e suppellettili, nonostante i tentativi del proprietario, un uomo anziano, vestito di bianco, di mettere qualcosa in salvo, per poi incendiargli la casa e la fabbrica, e picchiarlo ripetutamente, anche dopo essere caduto a terra, lasciandolo sanguinante ed esanime. Il tutto mentre agenti della polizia del Punjab, presenti sul posto, rimangono a guardare senza intervenire. “I video dell’attacco – si legge in una nota di Minority Rights March – mostrano chiaramente gli agenti della polizia del Punjab presenti sul posto come spettatori silenziosi, il che indica la loro tacita approvazione e facilitazione dei terroristi coinvolti nell’attacco”. Anche l’Hrcp (Human Rights Commission of Pakistan) esprime “profonda preoccupazione per quanto sta accadendo a Sargodha dove la comunità cristiana nel villaggio di Gillwala è in balia della violenza della folla” e chiede alla polizia di Punjab e all’amministrazione del distretto “di intervenire per riportare la calma e arrestare i responsabili, assicurandosi al tempo stesso che la comunità cristiana non subisca ulteriori danni”.
Intanto, secondo Geo News, almeno 25 persone sarebbero state arrestate sabato nel distretto di Sargodha dopo le violenze perpetrate su “una persona appartenente alla comunità cristiana per un presunto incidente di profanazione”, avrebbe riferito la polizia. In una dichiarazione, il commissario della divisione Sargodha, Muhammad Ajmal Bhatti, ha promesso che “le persone coinvolte nell’incidente saranno assicurate alla giustizia dopo aver condotto un’indagine trasparente sulla vicenda”. Sempre secondo Geo News, “il ministro degli Interni del Punjab ha affermato che la violenza contro chiunque con il pretesto della religione non sarà tollerata e ha aggiunto che saranno intraprese azioni contro l’accusato dopo il completamento di un’indagine”. Tuttavia, un parente dell’uomo ferito avrebbe riferito a Dawn.com che suo zio è in condizioni critiche in un ospedale militare e alla famiglia non è stato permesso di incontrarlo.

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