ActionAid esprime profonda indignazione per i recenti attacchi nell’area ovest di Rafah, dove sono stati colpiti i rifugi di fortuna che ospitano sfollati palestinesi, situati accanto ai magazzini dell’Unrwa contenenti aiuti umanitari vitali. “Luoghi che sarebbero dovuto essere sicuri per i civili sono diventati bersagli di una violenza brutale. Bambini, donne e uomini sono stati bruciati vivi sotto le loro tende.
Le immagini dei corpi carbonizzati che abbiamo ricevuto dai nostri partner locali a Gaza sono una cicatrice sul volto dell’umanità e della comunità globale, che finora non è riuscita a proteggere la popolazione”, denuncia ActionAid. Un loro collega è sfuggito per poco a questa atrocità, avendo lasciato il rifugio solo un giorno prima dell’attacco. Un giovane attivista ha raccontato quei momenti di terrore: “In pochi secondi, hanno bombardato una zona di tende a Rafah con più di otto missili. Non ci sono pietre o tetti; solo metallo e teli di nylon! Centinaia di persone pensavano di dormire al sicuro e di sfuggire alla morte. Ora, invece, decine di persone stanno morendo e decine o centinaia di persone sono ferite. Nessuno conosce ancora il numero esatto… Per non parlare del fatto che l’incendio ha bruciato tutto ciò che la gente possiede!” ActionAid condanna con la massima fermezza questo “atto disumano” e chiede con urgenza “l’immediato cessate il fuoco e la protezione dei civili. Siamo solidali con la popolazione di Gaza e sollecitiamo la comunità internazionale ad agire rapidamente per evitare ulteriori perdite di vite innocenti. A Gaza non è più al sicuro nessuno”.
Inoltre, “da quando l’esercito israeliano ha intensificato gli attacchi a Rafah, la quantità di aiuti umanitari che entra è diminuita in modo significativo, spingendo la popolazione verso la carestia con le donne e le ragazze che, come sempre nelle situazioni di emergenza, sono le più colpite”.
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