L’Unicef sta intensificando la risposta all’emergenza in seguito alla catastrofica frana dello scorso venerdì nella provincia di Enga, in Papua Nuova Guinea, in cui sono rimaste uccise centinaia di persone e che ha distrutto infrastrutture critiche e lasciato migliaia di persone senza casa. Gli sforzi di ricerca e soccorso sono guidati dalla Forza di difesa della Papua Nuova Guinea in condizioni estremamente difficili, con il terreno ancora instabile e strade danneggiate, il che restringe l’accesso alla zone del disastro. “Stiamo lavorando a stretto contatto con le autorità e le organizzazioni comunitarie della Papua Nuova Guinea per fornire un sostegno vitale ai sopravvissuti di questo terribile disastro”, ha dichiarato Angela Kearney, rappresentante dell’Unicef . “È ormai chiaro che oltre il 40% delle persone colpite sono bambini di età inferiore ai 16 anni, profondamente traumatizzati dalla perdita delle loro famiglie, delle loro case e dei loro mezzi di sussistenza”.
Nella risposta iniziale, l’Unicef ha distribuito kit igienici contenenti secchi, taniche e sapone, nonché assorbenti igienici riutilizzabili, panni multiuso e altri articoli che erano stati preposizionati con l’Autorità sanitaria provinciale locale.
L’Unicef ha partecipato a valutazioni rapide per stabilire i bisogni più ampi relativi a servizi idrici e igienico sanitari, istruzione, protezione dell’infanzia, salute e nutrizione delle comunità colpite. Nel frattempo, i centri di evacuazione, sostenuti dalle autorità locali e dalla Forza di difesa della Papua Nuova Guinea, stanno fornendo servizi essenziali e supporto agli sfollati.
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