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Decreto Coesione, l’onorevole Albano e il segretario CNA Gregorini a confronto con le imprese del Piceno

SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Grande affluenza e partecipazione nella sede CNA di San Benedetto, che nel pomeriggio di venerdì 31 maggio, ha ospitato un incontro informativo sulle opportunità a disposizione nell’ambito del nuovo decreto Coesione.
Per l’occasione, decine di professionisti e imprenditori attivi in diversi settori dell’economia locale si sono dati appuntamento nella sala riunioni della sede sambenedettese per conoscere più da vicino le novità previste dal decreto grazie alla disponibilità dell’onorevole Lucia Albano, sottosegretario di Stato al Ministero dell’Economia e delle Finanze, direttamente coinvolta nell’iter normativo del decreto.
Dopo i saluti della presidente della CNA di Ascoli Piceno Arianna Trillini, del direttore Francesco Balloni e del presidente della Camera di Commercio delle Marche Gino Sabatini, il direttore provinciale di Uni.Co. Massimo Capriotti ha offerto un’ampia panoramica sui bandi a disposizione e sulle opportunità offerte dalla Regione Marche per i mesi a venire, prima di lasciare spazio agli interventi dell’onorevole Albano e del segretario nazionale CNA Otello Gregorini, presenti a San Benedetto per confrontarsi con gli imprenditori del territorio.
Come illustrato dal sottosegretario Albano, il decreto Coesione offrirà al tessuto imprenditoriale del Piceno notevoli occasioni di crescita e sviluppo. In particolare, una delle principali novità è costituita dal rifinanziamento del fondo di contrasto alla deindustrializzazione, con un contributo di 20 milioni di euro per il 2024 e di ulteriori 100 milioni suddivisi tra il 2025 e il 2026. Risorse importanti, da destinare in favore di quei territori che un tempo costituivano l’area di riferimento della Cassa del Mezzogiorno attraverso l’erogazione di contributi al settore manifatturiero per la riqualificazione del tessuto imprenditoriale, in termini di investimenti produttivi o insediamento di nuove unità.
In programma anche dei bonus dedicati ai giovani fino a 35 anni e alle donne, previsti per tutto il territorio nazionale, e un’ulteriore intervento dedicato all’area del cratere. Si tratta di Resto al Sud 2.0, che affiancando la misura originaria promuoverà la costituzione di nuove attività di lavoro autonomo, imprenditoriale e libero-professionale da parte di giovani, con importanti finanziamenti (49,5 milioni di euro per il 2024 e 445,5 milioni di euro per il 2025) dedicati a servizi di formazione, tutoraggio e sostegno agli investimenti.
Opportunità da cogliere al volo, di vitale importanza per sostenere l’imprenditoria del Piceno in una fase in cui, a pochi chilometri di distanza, 13 comuni della provincia di Teramo possono contare sulle agevolazioni e semplificazioni previste dalla Zes unica, che ad oggi esclude le Marche e la nostra provincia.
In attesa dell’approvazione di Camera e Senato, la CNA di Ascoli Piceno ha accolto con favore la volontà dell’onorevole Albano di confrontarsi con le aziende, ascoltare le loro proposte e rispondere alle domande e ai dubbi emersi nel corso dell’incontro, manifestando soddisfazione per la vicinanza dimostrata dalle istituzioni alle imprese del territorio e alle loro richieste.
«Mettendo a disposizione risorse consistenti per il triennio 2024-2026, il Governo ha compiuto una scelta molto importante, dando una risposta positiva a tante imprese che, altrimenti, avrebbero potuto trasferirsi al di là del confine e beneficiare delle opportunità previste nella Zes – afferma Otello Gregorini – Siamo convinti che, attraverso i provvedimenti del decreto Coesione, questo rischio possa essere scongiurato, con nuove prospettive per il Piceno e le Marche».
«Stiamo portando avanti un lavoro molto importante per sostenere l’occupazione e l’economia del Centro Italia e di aree di crisi complessa e deindustrializzazione come il Piceno – dichiara Lucia Albano – Dialogare con le imprese e conoscere più da vicino le loro necessità è fondamentale per incentivare in maniera corretta gli investimenti e scaricare efficacemente a terra le risorse».
«In questi mesi abbiamo assistito a un confronto impari tra le nostre aziende e quelle insediate nel Teramano, a pochissimi chilometri di distanza – confermano Francesco Balloni e Arianna Trillini – Le novità del decreto Coesione garantiranno nuova linfa a investimenti strategici per il tessuto imprenditoriale locale, salvaguardando contestualmente l’area del cratere, dove si avverte ancora un grande bisogno di occupazione e sviluppo.
Chiediamo che, in fase di attuazione, i provvedimenti del decreto si traducano in provvedimenti di semplice attuazione, a misura di impresa, prive di troppe complicazioni e rigidità. È indispensabile ridurre gli adempimenti burocratici necessari per accedere alle risorse, agevolando gli imprenditori in una fase di rendicontazione che richiede una drastica semplificazione».
«Si tratta indubbiamente di novità molto importanti per le nostre imprese e, in particolare, per alcuni settori strategici dell’economia locale – aggiunge Gino Sabatini – Per chi fa impresa è determinante avere un contatto diretto con i rappresentanti istituzionali, di cui apprezziamo la disponibilità nel presentare gli interventi messi in campo».

Redazione: