ACQUAVIVA PICENA – Domenica 26 Maggio, ad Acquaviva Picena, è stata festeggiata Santa Rita da Cascia, la santa dei casi impossibili.
Santa Rita è venerata presso il convento dei frati Agostiniani, in quanto anche lei religiosa agostiniana. Le Messe celebrate in convento: ore 7:30, 10:00, 11:00, 17:00. Al termine delle Messe sono state benedette le rose e consegnata una rosa a tutte le donne che portano il nome di “Rita” e “Margherita”. Dopo la Messa delle ore 17:00, celebrata dal parroco don Giuseppe Giudici si è snodata la processione in onore di Santa Rita, lungo le vie del centro storico. Presenti, oltre a molti fedeli, i frati agostiniani padre Derik, padre Emil e padre Giuliano, il parroco don Giuseppe, il sindaco Sante Infriccioli, l’Amministrazione Comunale e il Comandante Maresciallo dell’Arma dei carabinieri, Domenico Princigalli. Durante la processione, alla quale sono stati invitati i bambini che hanno ricevuto il Sacramento della Prima Comunione poche Domeniche fa, si sono alternate preghiere, canti, il Rosario e brani suonati dal Corpo Bandistico città di San Benedetto del Tronto. Al termine della processione, è stata impartita la benedizione solenne agli automezzi.
La festa di Santa Rita è stata preceduta da un triduo di preghiera. Le serate di Venerdì, Sabato e Domenica, sono state allietate da spettacoli musicali. Inoltre per quattro giorni, in paese, è stato possibile servirsi agli street food presenti. Immancabile la tradizionale pesca e lo spettacolo pirotecnico. Nei giorni precedenti la festa, sono stati anche venduti i biglietti della lotteria abbinati ai festeggiamenti di Santa Rita.
Padre Giuliano Del Medico ha iniziato l’omelia della Messa delle 10:00, soffermandosi sulla solennità della Santissima Trinità, mistero profondo dal 1162, cioè da quando fu istituita da San Thomas Becket, onorato dalla Chiesa Cattolica: “La frase della Scrittura che maggiormente ci fa comprendere il mistero della Santissima Trinità è l’affermazione di San Giovanni che dice: ‘C’è amore solo dove c’è comunione. Più si ama Dio e il prossimo, più si è santi’. Il Vangelo di oggi ci ricorda il mandato di Gesù agli apostoli”.
Padre Giuliano ha poi proseguito parlando di Santa Rita da Cascia: “Santa Rita non si è solo accontentata di santificarsi attraverso l’amore verso Dio e verso il Prossimo, ma ha voluto trascinare tutti alla santità, per mezzo della sua testimonianza di fede e amore. Santa Rita è venerata nel mondo intero come la Santa dei casi impossibili per i grandi miracoli che ha operato e continua ad operare. Lei ha sofferto molto nella sua vita”. Ha poi sottolineato: “Santa Rita è un esempio di vita, esempio di semplicità e fede in Dio. Il suo esempio ci insegna che la pace si raggiunge solo costruendola. Lasciamoci suggerire da Santa Rita lo stile di vita che fa attenzione all’ascolto dell’altro: sacrificio, umiltà, ricerca del dialogo. Non è semplice, ma è la strada che ci avvicina a Dio. Tutta la vita di Santa Rita è testimonianza e per tutti ha il suo messaggio di amore. Ha avuto amore per suo marito, per i figli, per le suore e per la comunità di Cascia e Roccaporena. E continua ad avere amore per tutti noi, parla senza aprire bocca, parla con la sua testimonianza, con l’esempio della sua vita. Santa Rita parla tuttora, al mondo intero”.
Concludendo, padre Giuliano ha detto: “Santa Rita indica la strada da percorrere a tutte le donne del mondo. Santa Rita proclama il Vangelo della preghiera; Santa Rita si rivolge anche ai giovani di oggi, come una madre si rivolge ai propri figli, lei annuncia ai giovani, il Vangelo della speranza, perché la vita ha senso, perché Dio ci ama e non ci lascia soli. Santa Rita annuncia ai giovani il Vangelo della generosità, affinché si superi la logica dell’odio e della violenza, che è logica dell’egoismo umano e non della santità. A chi soffre, santa Rita, annuncia la prossimità di Dio. Lei proclama il Vangelo della fortezza, necessaria per portare la propria croce insieme a Cristo, santa Rita proclama il Vangelo della compassione. Sull’esempio di santa Rita, fratelli, sforziamoci di vivere come veri cristiani, fedeli all’insegnamento del Vangelo, custodendo al presenza di Dio in noi, come il bene più prezioso, più prezioso della nostra stessa vita”.