Foto Calvarese/SIR

Ad esprimere fiducia verso l’Unione europea è il 55 per cento degli intervistati. “Si tratta di un valore superiore a quasi tutte le istituzioni politiche italiane, tranne che al Presidente della Repubblica”, si legge nel rapporto del Toniolo. “Solo 1 su 5 pensa, in particolare, che l’appartenenza dell’Italia all’Ue sia un fatto negativo. L’atteggiamento positivo risulta alto soprattutto tra i laureati e tra i più giovani”.
L’aspetto più controverso della visione dell’Unione europea è l’eventualità di ulteriore allargamento, che trova comunque i giovani intervistati più favorevoli (38,6%) che contrari (23,4%).
Le voci che ottengono maggior consenso fra le acquisizioni dell’Ue sono: la libertà di circolazione (67% favorevoli contro 13,9% sfavorevoli), la politica comune in tema di immigrazione (52,% contro 17,2%), seguiti dalla politica energetica e dalla difesa comune (50% contro 16%, temi diventati ancor più sensibili dopo la guerra in Ucraina).

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