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Don Pasqualetti: “La politica ha bisogno di una visione etica della vita”

(Foto Vatican Media/SIR)

Papa Francesco è da poco partito in elicottero per partecipare al G7 che si tiene a Borgo Egnazia. L’intelligenza artificiale è stato al centro dell’intervento che il Santo Padre terrà di fronte ai capi di Stato. Ne abbiamo parlato con don Fabio Pasqualetti, decano della Facoltà di Scienze della comunicazione sociale dell’Università pontificia salesiana e consultore del Dicastero per la Comunicazione.

Perché un Papa che partecipa al G7?
È significativo e simbolico che un leader religioso, anche se viene considerato un capo di Stato tra gli altri, sia stato invitato. La politica sente il bisogno di qualcosa di più, di una presenza che possa orientare su aspetti che vadano al di là dell’attenzione focalizzata su interessi economici, strategici e di potere.

È importante che il Papa sia stato chiamato per parlare dell’intelligenza artificiale.

(Foto UPS)

Come mai la scelta del tema?
È un problema avvertito da tutti, ma sembra che la dimensione etica possa venire solo da chi in fin dei conti ha una visione etica della vita. Tutto ciò non depone a favore della politica, che dovrebbe essere la prima istanza etica al servizio dell’uomo anche all’interno di una visione laica del mondo. Certamente l’iniziativa era già partita nel 2020 con Rome Call for AI Ethics promosso dalla Pontificia Accademia per la vita che porta con sé il valore di una riflessione, richiamata anche quest’anno nei messaggi del Papa per la pace e per la comunicazione, sulla necessità di far crescere l’umanità ed essere profondamente umani, anche con riferimento anche alla sapienza del cuore.

Solo così potremo usare questi strumenti con intelligenza, sennò il rischio è che gli strumenti e gli interessi predatori che spesso manifestiamo nella nostra società prevarranno.

Come si può raggiungere la pace?
Il mondo ha bisogno di una profonda spiritualità, che possa farci crescere come umanità. Il Papa rappresenta in questo momento l’incarnazione di questo desiderio, magari non condiviso da tutti e non necessariamente apprezzato da tutti, ma quello che porta è il messaggio di una profonda umanità.