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Montelparo, Iniziati i lavori di miglioramento sismico alla Chiesa di San Gregorio Magno

Di Giuseppe Mariucci

MONTELPARO – Grande è stata la sorpresa e la soddisfazione dei Montelparesi nel rivedere aperta la Chiesa di San Gregorio Magno per l’inizio dei lavori di miglioramento sismico.
L’attesa durava da molto tempo e finalmente qualcosa è avvenuto! Un numeroso gruppo di addetti dell’impresa “Sardellini Costruzioni S.r.l.” di Macerata era qui attivamente al lavoro.
Ai piedi delle scale di accesso un felicissimo Padre Giovanni Mazzoni osservava soddisfatto e sorridente i lavori in corso!
Ne sono passati di anni e questo ci si attendeva, in quanto la chiesa era la più frequentata dai paesani soprattutto per la sua comodità di accesso: essa è, infatti, nel mezzo del centro storico. La chiesa parrocchiale di San Michele Arcangelo (ora, fortunatamente, da un paio d’anni di nuovo agibile) sita nel punto più alto del paese era di solito destinata ad avvenimenti di grande livello ed importanza!
La chiesa di San Gregorio, tuttavia, oltre che di grande importanza pratica e di facile di accesso per tutti i fedeli, ha anch’essa un grande rilievo artistico e storico per il paese!

L’apertura al culto avvenne nell’anno 1615 dopo che, nel 1609, Gregorio Petrocchini, detto anche il “Cardinal Montelparo” (nato a Montelparo il 2 febbraio 1536 e morto a Roma il 20 maggio 1612, sepolto nella chiesa di Sant’Agostino in Roma, precisamente nella Cappella dove è custodito e venerato il corpo di Santa Monica, la mamma eroica di Agostino, alla quale il cardinale Petrocchini era molto devoto) nel suo testamento lasciò 6.000 scudi per la sua costruzione e altri 6.000 per istituirvi una Collegiata.
Il Cardinal Petrocchini fu anche elevato al ruolo di Camerlengo di Papa Sisto Quinto!
Il portale in pietra con timpano spezzato reca in alto al centro lo stemma del Cardinale. Molto suggestivo ed imponente l’abside che si eleva sopra, quasi continuandolo, al cosiddetto “Murello”, da sempre luogo di incontro dei Montelparesi. Un piccolo campanile a vela con tre campane si erge a fianco della Porta del Sole. Nel 1745, a causa di un incendio doloso, l’edificio sacro subì gravi danni, ma soprattutto fu distrutta la teca che custodiva il cuore del Petrocchini oltre a reliquie insigni, paramenti, cappella vescovile, vasi sacri e preziosi candelieri d’argento!

Nel 2012 è stato ricordato, a Montelparo, il quattrocentesimo anniversario della morte del Cardinal Gregorio Petrocchini. E il 2012, è stato uno di quegli anni difficilmente ripetibili e dimenticabili con tutte le manifestazioni religiose, culturali ed educative che si sono susseguite nel ricordo di questo grande personaggio. Lo si potrebbe classificare proprio come un “anno memorabile” culminato come fu, in quel maggio 2012, dalla visita, a questo minuscolo paese, del Cardinale Angelo Comastri, all’epoca Vicario Generale del Papa per la Città del Vaticano e per le Ville Pontificie di Castel Gandolfo, arciprete della Basilica Papale di San Pietro in Vaticano e Presidente della Fabbrica di San Pietro. La chiesa di San Gregorio Magno e Montelparo ebbero, in quell’anno, il grande risalto che meritavano.

Poteva quindi, questo immenso cimelio storico essere lasciato all’abbandono e allo sfascio? No!
E non tarderà sicuramente ad essere qui riposizionato, dietro all’altare maggiore,  (dopo il termine dei lavori) il quadro raffigurante San Gregorio Magno che fu rimosso e prelevato dai Vigili del Fuoco per questioni di sicurezza e che, dopo aver fatto bella mostra di sé nel “Palazzo Campana di Osimo” durante la mostra “I Capolavori Dei Sibillini- L’arte dei luoghi feriti dal sisma”, fu riportato in paese e messo in una parete all’interno della Chiesa dei Santi Pietro e Silvestro! Qui trovò rifugio anche la Statua Lignea di “San Giuseppe con Bambino” che era anch’essa in San Gregorio e che qui tornerà!
Non resta ora che aspettare il termine dei lavori previsti per fine anno 2024: siamo tutti in fervida attesa!

Redazione: