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Una tartaruga marina sceglie il litorale di Cupra Marittima per deporre le sue uova

CUPRA MARITTIMA – Nella notte tra il 14 ed il 15 giugno, alcuni cittadini hanno rinvenuto sulla spiaggia di Cupra Marittima (AP) un esemplare di tartaruga marina appartenente alla specie Caretta caretta intenta a deporre uova.

I cittadini, increduli, hanno avuto la fortuna di assistere alla deposizione delle uova ed alla copertura del nido da parte della tartaruga, che ha poi ripreso il mare.

La Guardia Costiera di San Benedetto del Tronto – che, si ricorda, proprio nel territorio cuprense ha un suo Ufficio Locale Marittimo, retto dal 1° Maresciallo Antonio Di Somma – con il supporto della Fondazione Cetacea[1] e degli esperti dell’Unità di Ricerca e Didattica UNICAM di San Benedetto del Tronto, nella mattina di sabato 15 giugno hanno accertato la presenza del nido e provveduto alla sua perimetrazione di sicurezza.

Per assicurare la tutela del sito di nidificazione, l’area è stata interdetta.

La deposizione avviene di regola in ore notturne.

Ogni nido contiene in media un centinaio di uova (dalle dimensioni di una pallina da ping-pong), deposte in una buca scavata nella sabbia e lì lasciate dalla femmina, dopo essere state accuratamente ricoperte.

Il calore della sabbia consente l’incubazione delle uova.

La durata del periodo varia, quindi, in relazione all’andamento termico stagionale ed alle caratteristiche della sabbia, oscillando tra i 45 e i 70 giorni (e, volendo fare una previsione, la nostra schiusa dovrebbe avvenire i primi di agosto).

La temperatura della sabbia determina anche il sesso delle piccole tartarughe: al di sopra di un valore soglia di circa 29°C nasceranno femmine, al di sotto, maschi.

Dopo un’attenta valutazione delle opzioni possibili in termini di conservazione e di logistica, si è convenuto di provvedere ad un’ulteriore messa in sicurezza per proteggere il sito di nidificazione.

La nidificazione di tartarughe marine sul litorale piceno è un evento molto raro, nonostante la presenza di questi animali sia da ritenersi regolare nel nostro incantevole angolo di Adriatico centrale.

Il nido, la cui responsabilità scientifica è di Fondazione Cetacea (autorizzata in questo con deroga ministeriale) sarà monitorato da personale scientifico e da volontari, in collaborazione con le istituzioni e gli Enti Locali.

Il Comandante della Guardia Costiera sambenedettese, Capitano di Fregata (CP) Alessandra DI MAGLIO, ringrazia i cittadini che, con la loro segnalazione, hanno permesso di individuare e tutelare il sito di nidificazione e ricorda che “è necessario che tutti collaborino alla tutela del sito.

Confidiamo nella sensibilità e nel sostegno dei cittadini che frequentano le spiagge di giorno e di notte, per garantire la salvaguardia del nido fino alla schiusa. Non potevamo chiedere al nostro mare un regalo migliore per iniziare l’estate”.

Nel ribadire che è vietato accedere all’interno dell’area recintata (interdetta, per l’appunto), si coglie l’occasione per raccomandare la massima attenzione da parte dei cittadini per segnalare un possibile ritorno dello stesso esemplare sullo stesso litorale, come spesso accade, per un eventuale completamento della nidificazione, o di altre tartarughe lungo il nostro litorale, mantenendosi a distanza senza interagire o arrecare disturbo durante questo delicato evento.

L’intervento dei militari della Guardia Costiera di San Benedetto del Tronto e di Cupra Marittima si inserisce nella più ampia funzione del Corpo delle Capitanerie di porto – Guardia Costiera di salvaguardia dell’ambiente marino e della fauna che lo stesso ospita (Direttiva 92/43/CEE – Habitat) e, in particolare, di animali appartenenti a specie protette come le tartarughe marine e cetacei che, soprattutto a causa dell’interazione con l’uomo, rischiano di subire una drastica diminuzione nei nostri mari.

Redazione: