COSSIGNANO – Sabato 8 Giugno è stato inaugurato a Cossignano il Centro di Comunità alla presenza di Mons. Carlo Bresciani, amministratore pastorale della Diocesi di San Benedetto del Tronto – Ripatransone – Montalto, don Marco Pagniello, Direttore Caritas Italiana, don Gianni Croci, Direttore Caritas di San Benedetto del Tronto, e Roberto Luciani, sindaco della città. Presente anche una nutrita rappresentanza di tutta la comunità cossignanese.
Il Centro Polivalente fungerà da nuovo centro di aggregazione per tutta la comunità di Cossignano. È un progetto nato in seguito all’emergenza sisma, grazie ai fondi raccolti proprio in seguito al terremoto del 2016 che hanno permesso di realizzare numerosi centri di comunità in tutta la zona del cratere sismico. Nella Diocesi Truentina sono stati realizzati due centri: questo è il secondo, il primo è stato realizzato a Force. Per realizzare questo importante progetto, ci sono stati una cooperazione ed un cofinanziamento tra la Caritas Italiana e la Diocesi: i fondi stanziati da queste due realtà hanno permesso la costruzione della struttura. Fin dai primi giorni, subito dopo l’inaugurazione, il centro è stato avviato con due prime attività di supporto didattico: doposcuola e centro estivo. Ad occuparsi delle attività sarà la Cooperativa “Pharus Young”, che ha già collaborato in queste zone con un progetto di Caritas Italiana, chiamato “Radici del futuro”, attraverso il quale ha iniziato a sviluppare dei supporti per concretizzare la prossimità in questi territori dell’entroterra.
Mons. Carlo Bresciani abbiamo inaugurato il Centro di Comunità. Una sua dichiarazione in merito?
È un giorno certamente per me molto felice. Sono molto contento perché finalmente, dopo tante traversie dovute a Covid e altre difficoltà, possiamo ora inaugurare questo Centro di Comunità e offrirlo alla comunità di Cossignano. La comunità ha ora un luogo dove il parroco può trovare sia la sua casa, in attesa che venga sistemata la canonica, sia dei locali utili alle attività parrocchiali e a tutte le altre iniziative della comunità. C’è da ringraziare Caritas Italiana che, attraverso la colletta nazionale, ha reso disponibili i soldi per la realizzazione del progetto. C’è da ringraziare, anche, tutti coloro che hanno collaborato: gli ingegneri, la ditta edile e tutti gli altri. Alla comunità cossignanese spetta ora il compito di rendere questa realtà viva, di renderlo un Centro dove si possono trovare e costruire relazioni positive: questo è il mio augurio. Che il Signore aiuti a camminare bene in questa direzione!
“Eccellenza, questo Centro sarà già operativo nei prossimi giorni?
Sì, ll Cooperativa Pharus Young avvierà già due attività e questo ci fa capire che il Centro può essere immediatamente reso usufruibile e vivibile. È molto bello che immediatamente inizino le attività ed è auspicabile che resti sempre un Centro vivo di aggregazione, un Centro dove ci si può educare a stare insieme, a volersi bene tra di noi e a voler bene al nostro Signore.
Abbiamo rivolto qualche domanda anche al direttore di Caritas Italiana. Don Marco, finalmente abbiamo inaugurato il Centro di Comunità. Vuole donarci una sua dichiarazione?
“Finalmente abbiamo aperto questo Centro di Comunità! Restituiamo un luogo alla comunità, affinché possa viverlo, affinché possa essere centro di fraternità dove costruire relazioni belle e positive. Oggi più che mai dobbiamo ripartire dalla comunità, ‘abitare’ i nostri territori e fare spazio anche a chi arriva, partendo dai più piccoli, come papa Francesco ci raccomanda. Con gioia affidiamo alla comunità di Cossignano il Centro appena inaugurato, chiedendo a tutti i cittadini di renderla viva ogni giorno della settimana”.
Il Centro, grazie alla Cooperativa Pharus Young, avvierà già due attività. Come avete fatto a farlo partire così in fretta?
“La Caritas Italiana è andata oltre le parole, ha puntato ai fatti concreti, cominciando dai bambini che sono il presente, ma anche il futuro delle nostre comunità. Ci siamo sempre presi cura di loro e continueremo a farlo, così come è stato negli ultimi anni. Da lunedì, infatti, avranno un luogo concreto per relazionarsi e viverlo. È un segno di attenzione anche alle famiglie che ora sanno a chi affidare i loro piccoli”.