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Festa in onore del Beato Pier Giorgio Frassati, oggi l’incontro con padre Andrés Bonello

SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Prosegue con successo la festa in onore del Beato Pier Giorgio Frassati, presso il Centro Educativo “La Contea” a San Benedetto del Tronti. Oggi, domenica 23 giugno, alle ore 18:00, l’incontro con padre Andrés Bonello, IVE.

Gli organizzatori dichiarano: “Don Bosco è fulgido esempio di una vita improntata alla passione apostolica, vissuta a servizio della Chiesa. Alla scuola di San Giuseppe Cafasso, don Bosco imparò ad assumere il motto “Da mihi animas, cetera tolle” come sintesi di un modello di azione ispirato alla figura e alla spiritualità di San Francesco di Sales. L’orizzonte in cui si colloca tale modello è quello del primato assoluto dell’amore di Dio, un amore che giunge a plasmare personalità ardenti, desiderose di contribuire alla missione di Cristo per accendere tutta la terra con il fuoco del suo amore . Accanto all’ardore dell’amore di Dio, l’altra fondamentale caratteristica di san Giovanni Bosco è la coscienza del valore inestimabile delle “anime”. Questa percezione genera, per contrasto, un acuto senso del peccato e delle sue devastanti conseguenze nel tempo e nell’eternità. Don Bosco ogni giorno viveva e lavorava, affinché nessuno andasse perduto. “Salvare le anime” fu quindi l’unica ragion d’essere di Don Bosco. Il Beato Michele Rua, suo primo successore, così sintetizzò tutta la vita di san Giovanni Bosco: “Non diede passo, non pronunciò parola, non mise mano ad impresa che non avesse di mira la salvezza della gioventù … Realmente non ebbe a cuore altro che le anime”. Come maestro ma soprattutto padre dei giovani, Don Bosco aiutò prima di tutto i suoi ragazzi a conoscere ed amare il Signore Gesù, a lasciarsi affascinare da Lui, ad impegnarsi per farlo conoscere a tutti facendo del bene ai propri coetanei. Così avvenne che San Domenico Savio, poco più di un bambino, divenne un piccolo, anzi grande eroe delle virtù cristiane.

“‘Servite Domino in laetitia. Timore di Dio, lavoro e studio indefesso e soprattutto, come corona, la santa allegria; ecco la vita dell’oratorio’.”

Redazione: