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Antonella Baiocchi, la senatrice Pellegrino e tante associazioni hanno riflettuto insieme su “La violenza non ha genere”

PROVINCIA – Lo scorso 17 Giugno, la senatrice Cinzia Pellegrino, presso il Senato della Repubblica Italiana, ha  ricevuto una delegazione di associazioni per riflettere e porre luce sul fenomeno della violenza analizzato senza  alcuna distinzione ideologica di genere. 

Oltre all’associazione sambenedettese A.Pro.S.I.R. (Vicepresidente Adamo De Amicis) erano presenti i  rappresentanti di altre 13 associazioni, tra cui: ADIANTUM (presidente Giacomo Rotoli), ANKYRA (presidente  Veronica Coppola), CAsPEr (Presidente Rosso Anna), CIATDM (Presidente Aurelia Passaseo, rappresentata da Antonella Baiocchi Responsabile CIATDM regione Marche), COLIBRI’ ( Presidente Mauro Lami), C.S.A. (Direttore Fabio Nestola), LUVV (Presidente Rita Fadda), MEDEA ODV (Presidente Francesco Longobardi rappresentato da Antonella Baiocchi Responsabile MEDEA ODV regione Marche), PAPA SEPARATI LIGURIA (Presidente Mauro Lami), PERSEO (Presidente Fulvia Siano)

Antonella Baiocchi dichiara: “Alla Senatrice Pellegrino, cui va un sentito ringraziamento per la disponibilità, fino ad oggi mai ricevuta da nessun altro parlamentare sul tema specifico, sono stati esposti in modo esaustivo  tutti gli elementi e le informazioni che svelano l’assoluta strumentalità ideologica con cui la  diffusione dei dati sulla “violenza a sesso unico” (agita solo dall’uomo e mai dalle donne) mira, da  un lato, a creare un clima di allarme sociale utile alla ricezione di corposi finanziamenti a fondo  perduto da parte delle organizzazioni femministe e, dall’altro, ad oscurare il fenomeno della violenza  subita dagli uomini, che rimangono senza alcuna tutela né diritti. Nello specifico, si sono toccati i  seguenti aspetti del problema: la necessità di prevedere i Centri Antiviolenza e sussidi anche per le  vittime di violenza di qualsiasi Genere; le falle del sistema giudiziario; i limiti del Codice Rosso che  viene attivato in modo discriminante solo per le denunce delle donne; il 1522 un numero nato per  essere al servizio di tutte le violenze oggi dedicato solo ai servizi che aiutano le donne; le drammatiche  difficoltà dei padri separati e le attuali dissonanze durante le separazioni anche economiche (ad  esempio in merito agli assegni di mantenimento); il aspetto delle sottrazioni internazionali, attuate la  gran parte delle volte dalle madri e le falle degli ingranaggi burocratici e legislativi che impediscono  di porre giustizia a queste violenze; e molto altro”. 

Particolare attenzione è stata data all’esigenza di indagare in modo standardizzato anche la violenza  subita dagli uomini in ambito domestico in quanto ad oggi viene indagata ad ogni livello, compreso  l’Istat, solo la violenza subita dalle donne. A parte l’ormai datata ricerca di Nestola Macrì “Indagine  conoscitiva sulla violenza verso il maschile” (Rivista di Criminologia, Vittimologia e Sicurezza – Vol. VI – N. 3 – Settembre-Dicembre 2012), ad oggi non esiste nulla che indaghi in modo sistematico  questo aspetto, ad eccezione

della capillare ed ultra decennale ricerca portata avanti da Fabio Nestola, dei fatti di cronaca  cartacei ed on line, che riportano le violenze agite dalle donne e quelle che vedono vittime gli  uomini (i sorprendenti dati sono visionabili su www.lafionda.com ) 

e dei Report che dal 2020, l’associazione A.Pro.S.I.R. presenta in merito all’utenza che accede al  CAV Oltre il Genere, il Centro Anti Violenza che gestisce ed aiuta gli uomini e le persone lgbt  che subiscono violenza (report visionabili su www.laviolenzanonhasesso.com ) 

La psicoterapeuta Antonella Baiocchi ha posto l’attenzione sulla necessità di effettuare una adeguata  formazione psicologica-relazionale in merito ai motivi da cui genera la violenza relazionale: “Oltre  agli interessi economici delle lobbi femministe che temono di perdere i fiumi di finanziamenti che  riceve a seguito del businnes donna vittima/uomo carnefice, il problema è soprattutto culturale: è  necessario spiegare la “sana ed inclusiva matrice della violenza” che sfugge alla massa  (“analfabetismo psicologico e gestione dicotomica delle divergenze”), una spiegazione della  violenza inclusiva, moderata e su basi scientifiche , che una volta conosciuta, riconcilia uomini e  donne facendo comprendere nel profondo la stoltezza di legare la violenza al Genere”. 

A questo proposito, dato che con A.Pro.S.I.R. stanno offrendo gratuitamente questa formazione a  chiunque lo richieda (info su www.aprosir.it ), la Baiocchi ha messo a disposizione della Senatrice  questa opportunità formativa; 

La Senatrice Cinzia Pellegrino, che si è intrattenuta con il gruppo per quasi due ore, ha dato la  massima disponibilità a sostenerlo nella missione, sottolineando tra le varie cose, la necessità di far  emergere il problema attraverso apposite iniziative informative e formative.

Redazione: