Così, in una dichiarazione scritta giunta al Sir, mons. Paolo Pezzi, arcivescovo di Mosca e presidente della Conferenza episcopale dei vescovi cattolici in Russia, commenta le drammatiche notizie che giungono dal Daghestan, dove ieri nelle città di Makhachkala e Derbent gruppi di terroristi hanno attaccato sedi della polizia, le sinagoghe e le chiese ortodosse al grido di “Allah Akbar”. “Questo atto malvagio, che mostra disprezzo sia per la vita umana sia per i luoghi di culto religiosi, è degno della più dura condanna”, dice mons. Pezzi. “Invito tutti i credenti a pregare per il ripristino di un ordine giusto, per il riposo dei morti, per la guarigione dei feriti, per la consolazione di coloro che soffrono, per l’aiuto di Dio per tutti coloro che hanno la responsabilità della sicurezza della nostra Patria, come così come per la conversione dei cuori di coloro che hanno commesso o tramano tali atrocità”. Negli attacchi, un anziano sacerdote della Chiesa ortodossa russa, l’arciprete Nikolai Kotelnikov, è stato brutalmente assassinato. Gli assalitori gli hanno tagliato la gola.