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Il Benvenuto del Vicario Generale Don Patrizio Spina: “Buon cammino con tutti noi della Chiesa Truentina”

DIOCESI – Pubblichiamo le parole di benvenuto, del Vicario Generale Don Patrizio Spina, pronunciate ieri, domenica 30 giugno, in Cattedrale Santa Maria della Marina, durante l’ingresso del nuovo Vescovo della diocesi di San Benedetto del Tronto – Ripatransone – Montalto, Mons. Gianpiero Palmieri.

Caro Vescovo Gianpiero, torna al cuore in questo momento l’incontro tra Gesù e l’apostolo Pietro, tra il figlio del carpentiere della altura galilea e il pescatore che vive sulle acque del mare di Tiberiade, come il Vangelo ce lo riporta.

Gesù sale in una barca, che è quella di Simone pregandolo di scostarsi un poco da terra perché possa essere in grado di raggiungere più persone con la sua voce.

Poi, quando ha finito di parlare propone a Pietro di prendere il largo per gettare le reti e pescare.

 «Maestro, abbiamo faticato tutta la notte e non abbiamo preso nulla; ma sulla tua parola getterò le reti ( Luca 5 )

Il pescatore ha dato ascolto a quell’uomo, riconoscibile dal suo accento come non di quelle parti…

Pietro forse avrebbe potuto rispondere in un altro modo, visto che l’esperto di pesca era lui e non il figlio del carpentiere, invece obbedisce e non ha paura di prendere il largo.

Il Vangelo ci permette di intuire che Gesù ha da subito coinvolto Pietro perché è dalla sua barca che lui ha parlato alla gente.

Quello che Pietro ha ascoltato ed il modo come tutto si è realizzato gli ha talmente riscaldato il cuore da permettergli, in una parola, di fidarsi non delle sue certezze sperimentate ma di quella proposta nuova che gli si stava parando davanti.

Caro Vescovo Gianpiero, stiamo vivendo una esperienza analoga: abbiamo imparato a fidarci di Cristo che continuando a salire sulle nostre povere barche non ha mai smesso di stupirci.

In te, nella tua persona e nel tuo servizio, riconosciamo il Signore che continua ad entrare nelle nostre vite, dopo averci incontrato cosi come siamo per quello che siamo, sulle rive delle nostre storie, suscitando in noi la nostalgia e il desiderio del bene.

Ci fidiamo di te, caro vescovo Gianpiero perché sappiamo che con te rivivremo quel fatto: «tirate le barche a terra, lasciarono tutto e lo seguirono».

Ed è per questo, che riconoscendo in te la presenza di Cristo e l’odore del Buon Pastore noi tutti siamo felici di accoglierti, di incontrarti e di consegnarci a te.

Nel tuo pastorale di legno c’è una conchiglia: ti potrà aiutare a ricordare di avere pazienza con noi mentre ci aiuterai a trovare o ritrovare la perla che il Signore ha messo nella vita di ciascuno di noi.

Questa Chiesa che ti viene affidata è la perla dentro alla conchiglia del tuo nuovo Pastorale: per lei vale la pena  vivere e lo faremo insieme.

Sperimentando con te ed insieme a te che la Misericordia è architrave della Chiesa, non abbiamo paura di accoglierti sulla nostra barca, lasciandoti entrare nella nostra casa, nella nostra vita, per costruire insieme con Cristo la nostra storia.

Dio ti benedica caro Vescovo Gianpiero e buon cammino con tutti noi della Chiesa truentina.

Redazione: