DIOCESI – Pubblichiamo il video integrale, della prima omelia da Vescovo della diocesi di San Benedetto del Tronto – Ripatransone – Montalto, di Mons. Gianpiero Palmieri.
Leggi l’articolo con il racconto della giornata: FOTO e VIDEO Vescovo Palmieri: “Camminiamo insieme, popolo di Dio di San Benedetto ed Ascoli!”
In particolare vi segnaliamo quattro i passaggi salienti dell’omelia, detta a braccio da Mons. Palmieri.
Prima di tutto il saluto, carico di emozione e gratitudine: “Saluto con affetto ciascuno di voi. Con affetto sincero ed umile. Vi saluto e rimango molto colpito da voi, popolo di Dio, da voi presbiterio, da voi confratelli vescovi, da Carlo qui vicino a me. Rimango colpito dalla solennità di questa liturgia e da quest’onda d’affetto da cui mi sento avvolto. Credo che dobbiamo chiedere al Signore l’aiuto di cui abbiamo bisogno, per fare in modo che la nostra esperienza di Chiesa – un’esperienza diventata tanto grande, poiché due Diocesi sono state riunite nella persona del vescovo – sia un’esperienza bella, di ricchezza per tutti, per ciascuno di noi. La ricchezza della Chiesa è il Vangelo, quindi quello che noi chiediamo al Signore è che il Vangelo circoli sempre più abbondantemente tra di noi, nelle nostre comunità, nelle nostre Chiese”.
Parlando poi della luce del Vangelo, Mons. Gianpiero ha ringraziato per il dono ricevuto: “Sono rimasto molto colpito dal dono del pastorale. Voi sapete sicuramente che, secondo antiche leggende, la perla nasce da un raggio di luce (un fulmine) che entra nelle profondità del mare, raggiunge l’ostrica, la apre e si trasforma in perla. La perla rappresenta la luce nel fondo dell’abisso. Ecco la Luce del Vangelo! Che entra nelle nostre vite, entra nelle nostre Chiese e diventa un tesoro prezioso. Siamo chiamati a condivedere le perle e farle diventare una ricchezza per ciascuno di noi”.
Commentando il Vangelo del giorno (Mc 5, 21-43) che racconta come lo sguardo di Gesù si posi sulle persone ferite, come la figlia di Giairo e l’emorroissa, Mons. Gianpiero ha affermato: “Questa donna tocca il lembo di Gesù. Il mantello all’epoca aveva delle frange che terminavano con un fiocco viola. Quello è il simbolo della Parola di Dio. Il lembo del mantello è lì dove ogni pio Israelita custodiva un segno della Parola di Dio. Allora questa donna non tocca un punto qualsiasi di Gesù, ad esempio una spalla, bensì tocca quel lembo del mantello così carico di significato, come a dire: ‘Sei Tu, Gesù, la Parola. Non questi precetti della Torah che mi impediscono di vivere. Tu hai la Parola! Tu sei la Parola! La tua Parola è veramente la Parola di Dio!’. Una Parola che non racconta un Dio che sa dare solo precetti, ma un Dio che è il Dio della vita, che vuole la vita per ciascuno dei suoi figli“.
Sulla centralità della Parola Mons. Gianpiero è tornato anche per indicare il compito del vescovo: “Cosa può fare un pastore? Solo annunciare la Parola. Non c’è nient’altro da fare che questo! Il pastore guida la Chiesa annunciando la Parola. Poi insieme prendiamo decisioni, in maniera sinodale. E il vescovo fissa la decisione emersa dal cammino sinodale di tutti e la propone a tutti con forza. E si preoccupa di farla rispettare, perché questa è la decisione che il Signore ci ha ispirato. Ma prima di tutto aiuta una comunità cristiana a mettersi in ascolto dello Spirito, della Parola di Dio. Il resto lo fa la ricchezza delle nostre Chiese, che si lasciano ispirare dallo Spirito, camminano con il Signore e si mettono, con convinzione, ad essere lo strumento che fa crescere il Regno di Dio in questo territorio. Il Regno di Dio è dove Dio regna. E Dio regna dove ci vogliamo bene, dove curiamo i poveri, dove lottiamo per la giustizia, dove c’è la comunione e non la divisione“.
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Bravi, articolo sintetico esauriente non ridondante: ottimo reportage di una giornata a dir poco storica a cui ho voluto partecipare integralmente a tutte le sue fasi … pensando che fosse la prima e soprattutto l’ultima per la mia canizie … ma temo che a malincuore dovrò ricredermi!!!
Con il vescovo Gianpiero c’era Papa Francesco, che oltre che con “la bolla di accompagno” anche con i suoi modi immediati, coinvolgenti mettendo a proprio agio piccoli e potenti … sinodale … fuori di ogni protocollo con la “parnanza” lo spolverino!
Grazie monsignore! Il Signore ti benedica!
Vedremo e loderemo il Signore insieme per cose ancora più grandi!
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