Gioia e gratitudine da parte del RnS per la canonizzazione della beata Elena Guerra, decretata da Papa Francesco il 20 ottobre 2024 e della quale è stata data notizia nel bollettino della Sala Stampa Vaticana diffuso il 1° luglio, a margine della celebrazione dell’Ora Terza e del Concistoro ordinario pubblico per la canonizzazione dei Beati, entrambi presieduti da Papa Francesco nella Sala del Concistoro del Palazzo Apostolico Vaticano. La canonizzazione avverrà a Roma e sarà presieduta dal Santo Padre.
La notizia è stata accolta con gioia e gratitudine dall’arcidiocesi di Lucca e dalla Congregazione delle Suore Oblate dello Spirito Santo, fondate dalla stessa religiosa, considerata autentica apostola e missionaria dello Spirito Santo, nata nella città toscana il 23 giugno 1835 e ivi morta l’11 aprile 1914: il suo corpo è sepolto nella chiesa di sant’Agostino. Fu un’infanzia segnata dalla religiosità familiare quella di Maria Elena Antonietta Guerra, che si adoperò fin da giovanissima nell’assistenza ai malati di colera , coltivando inoltre amicizie spirituali. Dopo una grave malattia, durante la quale si dedicò allo studio della Parola di Dio, si recò in pellegrinaggio a Roma. Nel 1882 a Lucca fondò una comunità femminile di vita attiva, dedicata a Santa Zita, per l’educazione delle ragazze: tra loro, si annovera la giovane lucchese e futura Santa Gemma Galgani. Questo sodalizio spirituale femminile, grazie a Papa Leone XIII, diverrà ufficialmente Congregazione nel 1897, sebbene a Lucca, in virtù del riferimento a Santa Zita, nel linguaggio comune le Suore Oblate dello Spirito Santo vengono identificate come “Suore Zitine”. La beata Guerra venne elevata all’onore degli altari da Papa Giovanni XXIII il 26 aprile 1959: fu la prima beatificazione del suo Pontificato.
“Siamo riconoscenti al Signore per la canonizzazione della beata Elena Guerra – dichiara Giuseppe Contaldo, presidente nazionale Rns -, è la Santa che ha suscitato nelle Chiesa l’importanza dello Spirito Santo che, grazie a lei, adesso non è più il grande sconosciuto ma anzi, per sua stessa ammissione, va conosciuto pregato e amato da tutti. Questo evento si staglia con chiarezza nel grande patrimonio della nostra fede, è un dono di grazia per la Chiesa universale”.
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Santa Elena prega per noi