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Il Vicario foraneo Mons. Federico Pompei ci presenta la Vicaria Madonna di San Giovanni: “Abbiamo forti tradizioni e molte realtà ecclesiali attive ed operose”

DIOCESI – In occasione dell’ingresso del vescovo Gianpiero Palmieri nella Diocesi di San Benedetto del Tronto – Ripatransone -Montalto, riscopriamo le Vicarie della nostra diocesi.

Leggi la prima intervista: Intervista al Vicario don Anselmo Fulgenzi (Vicaria San Giacomo della Marca): “Il nostro principale punto di forza è la famiglia”

Per la Vicaria “Madonna di San Giovanni”, abbiamo intervistato il Vicario foraneo, mons. Federico Pompei. Riportiamo di seguito l’intervista integrale.

Ci descrive la sua Vicaria?
La nostra Vicaria è composta di 10 Parrocchie, di cui 2 sono in Unità Pastorale, guidate da 10 sacerdoti, 2 diaconi permanenti e un diacono candidato al presbiterato. Questo l’elenco completo.

Cossignano:
Santa Maria Assunta: amministratore parrocchiale padre Kpuyuf Banin Derick.
Ripatransone:
Santa Maria Ausiliatrice del Trivo di Ripatransone, Santi Benigno e Michele Arcangelo e Santi Gregorio Magno e Niccolò in Ripatransone: parroco don Nicola Spinozzi.
Madonna di Fatima in Valtesino di Ripatransone: parroco don Luis Reynaldo Sandoval Vegas.
Cupra Marittima:
San Basso e Sant’Andreea Apostolo: parroco don Roberto Traini, coadiuvato da don Benvenuto Napou, dal diacono Luciano Caporossi e dal diacono candidato al presbiterato Andrea D’Aprile, che è lì in tirocinio pastorale.
Grottammare:
Gran Madre di Dio: parroco don Roberto Antonio Melone, coadiuvato dal diacono Lorenzo Capocasa.
Madonna della Speranza e San Martino: parroco don Pierluigi Bartolomei, coadiuvato nel fine settimana dai seminaristi Francesco Bollettini e Simone Gaspari, che stanno svolgendo il loro tirocinio pastorale.
Unità Pastorale San Pio V e San Giovanni Battista: parroco mons. Federico Pompei, vicario parrocchiale don Claudio Capecci, coadiuvati nel fine settimana dal seminarista Stefano Ruggeri, che sta svolgendo il suo tirocinio pastorale. Collabora inoltre anche don Joseph Bahane e risiede il novantenne don Gianpaolo Civardi.

Nella Vicaria risiedono anche tre istituti di vita consacrata, uno maschile a Grottammare e due femminili a Ripatransone: il Convento Santa Maria dei Monti dei Frati Minori, guidato da padre Michele Masacci, il Monastero Santa Caterina da Siena delle Suore Domenicane, guidate da suor Amata Prudente, e il Monastero Santa Maria Maddalena delle Suore Passioniste, guidate da suor Teresa Nardinocchi.

Esistono poi alcuni istituti religiosi: a Grottammare le Suore di Santa Maria, guidate da suor Luisanna Olla; a Cupra Marittima le Suore Concezioniste, guidate da suor Nicolina Maria Gallarello; a Ripatransone le Suore Teresiane, guidate da suor Grace Pitogo.

Quali sono punti di forza e quali le difficoltà riscontrate sul vostro territorio?
Ci sono forti tradizioni e molte realtà ecclesiali attive ed operose: Confraternite, gruppi di preghiera di Padre Pio, gruppi mariani di Međugorje, comunità di cammino neocatecumenale, gruppi dell’Agesci, AC, gruppi del Rinnovamento nello Spirito, Equipes di Notre Dame, gruppi di catechismo in ogni parrocchia.
La Vicaria, però, ha due volti, la costa e la collina: mentre a valle si organizzano attività ed iniziative pastorali e ricreative settimanali, al contrario all’interno si portano avanti attività più sporadiche e legate al culto, in osservanza della tradizione, come feste patronali e processioni.

Com’è la partecipazione dei fedeli, in particolare dei giovani, alla vita della Chiesa nelle varie Parrocchie?
Nelle parrocchie in cui esiste una forte vita associativa, la partecipazione è buona; laddove invece manca, c’è una minore frequenza. In merito alla Messa, chi non è autonomo (bambini e anziani) frequenta un po’ meno rispetto al passato, perché non ha adulti che li accompagna.

Che tipo di collaborazione c’è con le Istituzioni locali?
C’è una buona collaborazione tra i sacerdoti e i sindaci dei Comuni di tutta la Vicaria. La cooperazione per le iniziative parrocchiali proposte, per le feste patronali e anche per eventi di natura sociale e caritativa, va avanti da sempre, a prescindere dal colore politico e dai partiti che amministrano.

Quali sono i cambiamenti previsti o auspicabili per il futuro?
Di previsti non ce ne sono. Di auspicabili, invece, ce ne sono molti: una maggiore conoscenza e missionarietà dei vari gruppi e movimenti che abbiamo in Vicaria, nei rapporti tra loro e una maggiore apertura verso l’esterno.

Cosa pensa di questo cambiamento così importante riguardante le due Diocesi di San Benedetto del Tronto – Ripatransone – Montalto ed Ascoli Piceno che sono state riunite in persona episcopi?
Da un certo punto di vista è un’opportunità, in quanto ci sarà una maggiore ricchezza di sacerdoti e di laici, quindi maggiori carismi per le comunità; dall’altro però molti fedeli hanno il timore che, a causa dell’impegno duplicato, in alcune occasioni il vescovo dovrà scegliere le priorità, limitando la sua presenza fisica tra noi.

Che messaggio di saluto vuole mandare al vescovo Carlo Bresciani?
Caro vescovo Carlo, grazie per aver accolto la proposta di papa Francesco di essere il nostro Pastore per oltre dieci anni, un periodo difficile per la nostra Chiesa Diocesana a causa di vicende sia locali sia mondiali, come i vari sismi e la pandemia. La ringraziamo per tutto quello che ha fatto per noi.

Cosa chiede al vescovo Gianpiero Palmieri per la sua Vicaria e cosa gli augura per il suo cammino pastorale nella nostra Diocesi?
Gli chiediamo di essere vicino ai preti, primi ed insostituibili suoi collaboratori. Questo vale anche per la nostra Vicaria, con l’augurio di migliorare la partecipazione di alcuni sacerdoti alla vita comunitaria.

Carletta Di Blasio: