MONTALTO DELLE MARCHE – “In questo fine settimana abbiamo vissuto momenti bellissimi e significativi. Sabato sera, in occasione della festa dei Santi Pietro e Paolo, il primo dei quali è anche nostro Patrono, abbiamo ospitato il vescovo Carlo Bresciani che ha celebrato con noi la sua ultima Messa da vescovo della Diocesi di San Benedetto del Tronto – Ripatransone – Montalto. Domenica, invece, quattro bambini hanno ricevuto la Prima Comunione dal nostro parroco don Lorenzo Bruni. Seppur per motivi diversi, entrambe le celebrazioni sono state intense, commoventi e anche molto sentite”.
Con queste parole la giovane Rosalinda Tomassini, catechista della parrocchia San Pietro Apostolo di Valdaso in Montalto delle Marche, descrive il ricco fine settimana vissuto dalla comunità parrocchiale di questa frazione montaltese, guidata dal parroco don Lorenzo Bruni.
Due sono stati gli eventi che hanno catalizzato l’attenzione dei fedeli.
Sabato 29 Giugno, a partire dalle ore 20:00, la comunità si è riunita nella piazza antistante la chiesa di San Pietro Apostolo nel giorno della sua ricorrenza per onorare con la preghiera del Rosario il suo Santo Patrono. Alle ore 20:30 Mons. Carlo Bresciani ha presieduto la Messa, che è stata concelebrata dal parroco don Lorenzo Bruni, dall’amico padre Gabriele Lupi, dai diaconi Natalino Marinozzi e Walter Gandolfi, oltre che da tutti i fedeli riuniti.
“Il vescovo Carlo ci ha commosso con la sua omelia – prosegue la catechista Rosalinda -. Egli ha affermato che aveva accolto l’invito di don Lorenzo a venire a celebrare la sua ultima Messa da vescovo della Diocesi Truentina qui a Valdaso, perché ha sempre trovato una comunità, seppur piccola, molto accogliente e viva. Ha aggiunto che nelle parrocchie non contano i numeri, bensì la fede che è nel cuore dei fedeli e qui abbiamo imparato ad essere attivi ed autonomi già da tempo, segno che la fede, che è in noi, già porta molto frutto. Queste parole hanno commosso molti dei presenti e ci hanno dato speranza e anche motivazione per il futuro”.
Dopo la celebrazione, i fedeli hanno portato la statua di San Pietro in processione per le vie della contrada, addobbata a festa con lumini e fiori. “Una parrocchiana – racconta Rosalinda – ha anche offerto dei fuochi d’artificio a fontana dedicati al Santo Patrono e uno al vescovo Carlo, che, visibilmente commosso per tanta gioiosa partecipazione, ha ringraziato la comunità per l’attenzione rivoltagli. Al termine della processione, ci siamo fermati per un momento conviviale in cui abbiamo condiviso le prelibatezze della Valdaso portate dalle singole famiglie di fedeli. La festa vissuta è stata talmente bella e coinvolgente che abbiamo voluto scattare una fotografia tutti insieme per ricordarci in futuro i sentimenti di gioia e gratitudine reciproca che abbiamo vissuto”.
Un altro momento importante è avvenuto Domenica 30 Giugno, alle ore 11:00, sempre nella chiesa di San Pietro Apostolo in Valdaso, quando quattro bambini, due di undici anni e due di nove anni, hanno ricevuto il Sacramento della Comunione per la prima volta: Sebastian Bocci, Davide e keti De Carolis, Lorenzo Mazzoni.
“Dopo otto anni – dichiara Rosalinda, che è stata anche la loro catechista – abbiamo rivissuto la grazia di nuove Prima Comunioni. Per tale ragione l’emozione è stata grande sia per i ragazzi sia per la comunità. Durante l’omelia don Lorenzo ha spiegato ai festeggiati l’importanza di questo giorno, ricordando loro che da Domenica sono entrati in comunione esclusiva con Gesù che non li abbandonerà mai. Ha anche sottolineato la ricchezza che hanno avuto nell’essere preparati da un gruppo di catechisti appartenenti a generazioni differenti: ciascuno ha quindi potuto donare loro un contributo diverso e arricchente”.
Queste le parole che i catechisti Onorina Ciaffoni, Luisa Razzano, Antonio Tilli e Rosalinda Tomassini hanno rivolto ai piccoli comunicandi: “Cari bambini, eccoci qui, alla fine di questo lungo percorso. Sono molte le cose che vorremo dirvi, ma – si sa – in queste situazioni si fa fatica a trovare le parole giuste. E allora che dire? Grazie! Alla fine di questo cammino, vogliamo tutti noi catechisti, insieme a don Lorenzo, dirvi solo grazie.
Grazie, bambini, per i sorrisi che ci avete donato, per il vostro entusiasmo, per le vostre domande che tante volte ci hanno messo in crisi, facendoci riflettere e crescere insieme. E grazie per tutto quello che siete. Per la gioia fresca e pura che vi contraddistingue e quella speciale sensibilità che vi fa parlare di Dio in una maniera unica. Quante volte ci siamo incantati di fronte alle vostre definizioni o risposte! A volte neanche un teologo arriva a dare risposte così belle e piene di senso come le vostre!
Grazie a ciascuno di voi, alle vostre famiglie sempre presenti, premurose e disponibili, al nostro parroco don Lorenzo e alla sua estrema sensibilità, che ci guida sempre e ci sostiene.
E infine grazie a tutta la squadra dei catechisti, una vera e propria squadra che ha saputo collaborare con amore ed unione, superando tutte le difficoltà e portando a termine questo bel cammino. Però un gruppo è forte, quando c’è una guida speciale e piena d’amore. Un grazie speciale, quindi, oggi lo vogliamo rivolgere proprio a Luisa, la nostra colonna portante, che con estremo amore e grande fede ha donato tanto a tutti noi.
Cari bambini, questo giorno è davvero un giorno importante: siete entrati in comunione intima ed esclusiva con Gesù e il nostro augurio è quello di rimanere sempre in comunione con Gesù e sperimentare sempre il calore speciale dell’amore vero che viene da Dio, quell’amore gratuito e unico che ci insegna e ci fa vivere.
Continueremo ad esserci per voi. Non temete! Tutta la comunità continuerà ad esserci e soprattutto Gesù sarà sempre presente: basta aprire le porte del cuore, Egli è lì e non si stanca mai di bussare.
Tanti auguri di cuore a tutti voi!”.
“La celebrazione – conclude Rosalinda – è stata veramente emozionante, un tripudio di gratitudine al Signore e anche tra noi per la sinergia che si è creata tra noi catechisti, tra noi e i ragazzi e tra noi e le famiglie, che – voglio sottolinearlo, come ha fatto anche don Lorenzo – sono state molto collaborative e hanno partecipato attivamente alla celebrazione, animando i vari momenti liturgici. Degni di menzione sono due momenti speciali: le preghiere di ringraziamento preparate dai bambini comunicandi e la gioia che hanno suscitato in loro i bellissimi canti del coro parrocchiale diretto da Alessandra Andreucci e composto per lo più da giovani. Due segni di una fede che attraversa le generazioni“.
Foto del fotografo Quirino De Angelis
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