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FOTO e VIDEO Vescovo Gianpiero: L’unione “favorirà la vitalità della compagine ecclesiale e della comunità civile”

MONTALTO DELLE MARCHE – È avvenuto alle ore 10:00 di Domenica 7 Luglio 2024, presso Palazzi Paradisi, la seconda tappa dell’ingresso itinerante dell’arcivescovo Palmieri nella Città di Montalto delle Marche.

Dopo la visita agli ospiti e agli operatori della Casa di Riposo “Avvocato Galli”, il nuovo vescovo della Diocesi di San Benedetto del Tronto – Ripatransone – Montalto ha incontrato le autorità civili della Città presso l’imponente struttura che appartiene all’antico Castello della Rocca e che prende il nome dal capostipite del nobile casato dei Paradisi, ovvero da Gianfrancesco, aggregato al patriziato montaltese ed inserito nell’elenco degli Statuti Comunali del 1586. In questo luogo molto significativo, che racconta la storia e la bellezza della città e che attualmente ospita la mostra “Roma ai tempi di Sisto V” curata dal prof. Massimo Papetti, il nostro vescovo è stato accompagnato dal primo cittadino del Comune di Montalto Daniel Matricardi, dal vicario generale don Patrizio Spina, dal parroco delle quattro comunità montaltesi don Lorenzo Bruni, dall’amico don Edmondo Massari della Diocesi di Lodi e dai diaconi Walter Gandolfi, Emanuele Imbrescia e Flaviano Natale (detto Natalino) Marinozzi. Qui era presente l’intera Amministrazione Comunale: il vicesindaco Samuele Leonardi, gli assessori Giovanna Angelici, Graziella Cocci e Daniela Speca, i consiglieri Michael Capriotti, Daniela Carlini, Massimo Ercoli, Federica Mentili, Piero Spaccapaniccia.

Il sindaco Matricardi ha dato il benvenuto all’arcivescovo Palmieri, raccontandogli brevemente la storia della Città, che è strettamente legata a quella della Diocesi, e spendendo belle parole sulla collaborazione con le parrocchie montaltesi che lo stesso primo cittadino ha definito “continua, costante e forte“. “Basti ricordare – ha aggiunto Matricardi – che io e don Lorenzo abbiamo fatto un bel percorso con la comunità: abbiamo cercato di non far mancare le tradizioni, i momenti di preghiera soprattutto a Natale e a Pasqua, unendo le esigenze civiche a quelle cristiane e religiose. Su questo credo che il nostro sia un buon modello da seguire”. Il sindaco montaltese ha poi ringraziato Palmieri per aver confermato la sua presenza nella cittadina in un giorno del prossimo Agosto, dicendo: “Sappiamo che da parte sua c’è attenzione per tutto il territorio anche a distanza, ma la presenza fisica è un segno tangibile che la comunità sa leggere bene”.

Queste le parole che il vescovo Gianpiero ha rivolto agli amministratori presenti: “Grazie a voi per l’accoglienza. Grazie al sindaco, a don Lorenzo, a don Patrizio. Grazie per questo momento di incontro. Io ovviamente sono sempre disponibile ad incontrarci, a riflettere, a portare avanti spazi di collaborazione. Sono ovviamente molto convinto che questa scelta del Papa dell’unificazione di tutte e quattro le Diocesi nasca non certamente da un tentativo di soffocare l’identità delle varie comunità o di disconoscere storie così ricche e belle, bensì nasca dal desiderio di favorire la vitalità della compagine ecclesiale, contribuendo anche a rendere sempre più vivace la comunità civile. C’è l’idea che, insieme, possiamo fare tante cose, esprimendo la ricchezza che ciascuno porta dentro. Dal punto di vista ecclesiale questo è inevitabile e significa, per esempio, che puntare sui ragazzi non si traduca nel puntare su piccoli gruppi senza tante prospettive, bensì nel sapere che, se una realtà non può fare un’iniziativa pastorale da sola, può farla insieme ad altre. Questo sempre nell’ottica di valorizzare i talenti, le possibilità di ciascuno e sostenerle dall’interno. Questo discorso vale anche per il territorio, quindi sicuramente, ogni volta che vorrete, sarò qui e incontrerò anche tutti gli altri sindaci, in modo tale da poter organizzare delle iniziative comuni e cercare di vedere come sostenere ogni singola realtà. Vengo dalla 50° Settimana Sociale dei cattolici a Trieste e il tema affrontato, insieme al presidente della Repubblica Mattarella, è proprio la consapevolezza che, nel momento in cui si custodisce la vitalità democratica nella società civile, chi ci guadagna sono tutti. Non è una società che progredisce quella che soffoca l’iniziativa di qualcuno. Non è pensabile che porti frutto. Forse all’inizio potrebbe sembrare così, ma poi soffoca tutto. Quindi l’idea di portare avanti una linea che valorizzi tutti i legami e le collaborazioni, credo sia la linea sicuramente vincente”.

A seguire, nella terrazza di Palazzo Paradisi, mons. Palmieri ha incontrato i rappresentanti di alcune associazioni di volontario del Comune montaltese: Lorenzo Schiavi e Rosa Vena per la Protezione Civile Comunale; Maria Virgili, Mauro De Angelis e Samuele Petrelli per la locale associazione Avis; la presidente Graziella Cocci, la signora Luciana Marozzi, moglie del compianto presidente Giancarlo Brandoli, e il consigliere Giuseppe Gobbi per la sezione locale della Croce Azzurra; Enzo Gregori e Gianna Capriotti per il Banco delle Opere di Carità Marche; Lauretta Crocetti per l’associazione Amore Misericordioso.

Prima di riprendere il cammino verso la Basilica Concattedrale Santa Maria Assunta, il vescovo Gianpiero ha incontrato anche due delegazioni in costume dei Castelli di Patrignone e di Porchia, che partecipano da anni immemorabili alla Quintana di Ascoli Piceno e con i quali ha condiviso uno scatto fotografico nella suggestiva cornice del Palazzo: Tiziano Lucidi e Loris Damiani per il Castello di Porchia; Giorgia Merlonghi, Riccardo Ghiddi e Pietro Armellini per il Castello di Patrignone.

Una volta giunto nel pronao della Concattedrale, il vescovo Palmieri è stato raggiunto dai sindaci  Antonio Del Duca e Marino Screpanti, primi cittadini rispettivamente dei Comuni di Montedinove e di Montelparo, i quali hanno ringraziato il collega Matricardi ed il parroco don Bruni per averli invitati e hanno proferito parole di soddisfazione per l’impeccabile organizzazione dell’evento.