“L’Instrumentum laboris non è un documento definitivo, ma è al servizio della preparazione e dello svolgimento della seconda sessione dell’Assemblea sinodale. Serve come base per la discussione, ma non è una bozza del Documento finale da emendare né un compendio completo di ecclesiologia sinodale.

Inquadra il tema dell’Assemblea e approfondisce alcune questioni che saranno effettivamente affrontate dall’Assemblea, a cui non vuole rubare il lavoro”. Lo ha sottolineato padre Giacomo Costa nel suo intervento durante la conferenza stampa di presentazione dell’Instrumentum laboris della seconda sessione del Sinodo, in programma a ottobre. “Dopo tre anni di cammino insinuare che questo percorso sia autoreferenziale è in malafede”, ha obiettato il relatore: “Rispondiamo insieme alla chiamata di Gesù: in Lui siamo un popolo, in Lui insieme siamo sacramento d’unione con Dio e con tutta l’umanità. Crescere come Chiesa sinodale, in cui si cerca di camminare insieme nonostante le tensioni e anche i conflitti, è una vocazione e un impegno profetico”. “Siamo chiamati ad essere pellegrini di speranza: il cammino sinodale è profondamente connesso con l’imminente Giubileo”, ha concluso.

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