Raffaele Iaria
Le Missioni cattoliche di lingua italiana, o comunemente Missioni cattoliche italiane, sono comunità formate da emigranti italiani in varie parti del mondo. Nate a metà del XIX secolo per “accompagnare” all’estero pastoralmente – e non solo – i connazionali che partivano dall’Italia per motivi di lavoro, sono diventante, con il tempo, punto di riferimento degli italiani all’estero. Ad accompagnarli, sin dall’inizio, sacerdoti provenienti dalle varie diocesi italiane ma anche da religiosi e religiose di diversi ordini e congregazioni coadiuvati da operatori laici.
Quando si parla di Missioni cattoliche di lingua italiana ci si rifà alla Missione con cura d’anime, una struttura pastorale, equiparabile di fatto alla “parrocchia personale” che il vescovo diocesano può erigere per migranti di diversa lingua o nazione su un territorio ben definito che può corrispondere anche all’intera diocesi. La Missione cattolica italiana è un’istituzione – come spiega il sito www.lemissioni.net – che ha come “fondamento la fede in Cristo, uomo-Dio, e nella Chiesa da Lui voluta come sacramento di salvezza per tutte le genti: una comunità che nasce dalla fede è anche una comunità che vive della fede. E, per vivere della fede, ha bisogno di riunirsi nelle assemblee liturgiche dove si rinnovano i misteri cristiani”. Anche la Missione cattolica italiana è centrata sulla celebrazione della santa messa, soprattutto quella domenicale, ma anche sulla preparazione ai sacramenti del Battesimo, Prima Comunione, Cresima, Matrimonio. Inoltre non sono mancate e non mancano iniziative a carattere “sociale” per sostenere i connazionali nelle varie esigenze della vita quotidiana nel Paese di arrivo come i patronati, gli asili e le scuole per bambini e ragazzi delle comunità italiane, ma anche i segretariati sociali, etc.
Le Missioni cattoliche italiane hanno avuto larga diffusione nel mondo ma soprattutto in Europa nel secondo dopoguerra. Oggi il loro numero è in rapido declino, sia perché questa formula pastorale non sembra la più indicata per migranti già stabilizzati, sia per la scarsità degli operatori pastorali. Nel mondo, comunque, operano attualmente oltre 400 centri che forniscono una cura pastorale in lingua italiana con altrettanti sacerdoti che assicurano il servizio religioso in lingua italiana. Con loro circa 200 religiose e diversi operatori laici.