GROTTAMMARE – Domenica 14 Luglio, alle ore 19.00, presso la Piazza Kursaal di Grottammare, si è tenuta la solenne celebrazione Eucaristica presieduta da Mons. Federico Pompei durante la quale la Corale Sisto V ha eseguito la “Missa Brevis di Jacob de Haan”.

Durante l’omelia Mons. Federico Pompei ha affermato: “Siamo qui per festeggiare il Santo Patrono, di tutta Grottammare, di tutta la città. Non è il Patrono soltanto di San Pio V, di Sant’Agostino, di San Giovanni Battista, o della Parrocchia Gran Madre di Dio o della Parrocchia Madonna della Speranza. San Paterniano è il patrono di tutta la comunità, di tutti i cittadini di Grottammare
Siccome noi cristiani siamo anche cittadini di Grottammare cerchiamo di dare il nostro contributo di fede, di lode, di testimonianza del Vangelo.
Gesù nel Vangelo convoca i 12. Chi sono questi 12? Sono gli Apostoli.
Gesù ha convocato a suo tempo anche il nostro Paterniano e il nostro Patrono è diventato uno dei 12. Ha preso sul serio la Parola di Dio ed è diventato Santo. Dopo secoli e secoli c’è “qualcuno” che si è ricordato di Lui e siamo qui per questo.
Vogliamo essere ricordati nei secoli? Facciamoci Santi.
Dio chiama ciascuno di noi alla Santità.
Come fare?
Prima di tutto è necessaria la conversione.
Il mondo va per conto suo, segue la strada del filosofo Hobbes,: “homini homini lupus”. La mentalità nostra non dovrebbe essere questa ma dovrebbe essere la mentalità di Gesù. San Paolo VI affermava: “Ogni uomo è mio fratello”.
San Paterniano ha scelto questa strada, di farsi prossimo ad ogni persona ed è diventato Santo.
Cosa ci possiamo portare a casa da questa festa?
Venerdì abbiamo ascoltato la nostra Corale Sisto V. Sabato sera siamo stati meravigliati dai fuochi d’artificio.
E adesso viviamo la Messa, dove rendiamo grazie a Dio che ci ha donato questo Santo come Patrono, come Padre.
Se è Padre dovremmo essere figli, essere figli di Dio.
Cosa ci vuole dire San Paterniano oggi?
Lui ha dato la vita a Cristo. Noi cosa diamo a Gesù?
Qualche preghierina, a volte andiamo a Messa. Siamo contenti di fare i cristiani così?
San Paterniano ci ricorda di offrire la nostra vita a Dio, attraverso i sacramenti, e di farci prossimi attraverso l’amore”.
In conclusione don Federico ha affermato: “La Speranza è una virtù teologale, viene da Dio e torna verso Dio.
Oggi abbiamo bisogno di Speranza perché davanti non vediamo tanto chiaro, c’è tanta confusione, c’è tanto disordine: guerre, odio, le generazioni che non si comprendono.
Stiamo perdendo la Speranza, quando infatti perdiamo Cristo, diventiamo “homini homini lupus”.
Ringraziamo il Signore che ci dona la Speranza. San Giovanni Paolo II affermava: “Duc In Altum”, è infatti la speranza dentro di noi che dobbiamo comunicare, come ha fatto San Paterniano, testimoniando il Vangelo.
Ringraziamo il Signore per la Festa di San Paterniano che ci richiama alla Speranza e che possiamo essere veramente seguaci di Cristo, come ha fatto il nostro Patrono.”

Al termine della celebrazione è seguita la solenne processione del patrono fino alla Chiesa di Sant’Agostino.

 

 

 

Entra a far parte della Community de L'Ancora (clicca qui) attraverso la quale potrai ricevere le notizie più importanti ed essere aggiornati, in tempo reale, sui prossimi appuntamenti che ti aspettano in Diocesi.

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *