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Il Vicario foraneo don Guido Coccia ci presenta la Vicaria Venerabile Padre Giovanni dello Spirito Santo: “Rimettere al centro di ogni aspetto della vita l’essere umano”

DIOCESI – In occasione dell’ingresso del vescovo Gianpiero Palmieri nella Diocesi di San Benedetto del Tronto – Ripatransone -Montalto, riscopriamo le Vicarie della nostra diocesi.

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Per la Vicaria “Venerabile Padre Giovanni dello Spirito Santo”, abbiamo intervistato il Vicario foraneo, don Guido Coccia. Riportiamo di seguito l’intervista integrale.

Ci descrive la sua Vicaria?
La nostra Vicaria comprende 9 parrocchie, 5 istituti di vita consacrata e 4 istituti religiosi.

Questo è l’elenco delle Parrocchie.
A San Benedetto del Tronto:
Santa Maria della Marina: parroco e vicario generale don Patrizio Spina, parroci emeriti mons. Romualdo Scarponi e don Luciano Paci, diacono Pietro Mazzocchi.
Madonna del Suffragio: parroco don Gianni Capriotti.
Sant’Antonio di Padova: parroco padre Massimo Massimi, vicari parrocchiali padre Roberto Brunelli e padre Ionut Totu.
San Benedetto Martire: parroco e vicario foraneo don Guido Coccia, diacono Emanuele Imbrescia.
San Filippo Neri: parroco don Gianni Croci, parroco emerito don Gabriele Paoloni.
San Giuseppe: parroco padre Mario Amadeo, vicario parrocchiale padre Silvano Nicoli, diacono Walter Gandolfi.
San Pio X: parroco don Ulderico Ceroni, diacono Umberto Silenzi.
Ad Acquaviva Picena:
San Niccolò: parroco don Giuseppe Giudici, vicario parrocchiale padre Derick Kpuyuf Banin, diacono Giovanni Maria Bettoni.
A Ripatransone:
San Savino: amministratore parrocchiale don Lanfranco Iachetti.

Sul territorio sono presenti anche alcuni istituti di vita consacrata. Due sono femminili e si trovano entrambi a San Benedetto del Tronto: l’Ordo Virginum e le Sorelle Povere di Santa Chiara, presso il Monastero “Santa Speranza”, guidate dall’abbadessa suor Maria Graziana Eleonora Latella. Tre invece sono maschili: i Frati Minori Conventuali, presso il Convento Sant’Antonio di Padova in San Benedetto del Tronto, il cui guardiano è padre Massimo Massimi; la Congregazione del Santissimo Sacramento presso i locali adiacenti al Santuario dell’Adorazione in San Benedetto del Tronto, guidati da padre Silvano Nicoli; gli Agostiniani Scalzi, presso il Convento San Lorenzo Martire in Acquaviva Picena, guidati dal superiore padre Luigi Pingelli.

Nella Vicaria ci sono inoltre numerosi istituti religiosi: la Congregazione delle Suore di San Giovanni Battista (Battistine), che reggono l’Istituto Paritario San Giovanni Battista e sono guidate da suor Jolanta Sadowska; le Suore Pie Operaie dell’Immacolata Concezione, che sono guidate da suor Marli Monteiro dos Santos e che dirigono la Scuola Primaria e dell’Infanzia Paritaria Maria Immacolata; le Suore Oblate del Santissimo Redentore, che si trovano a San Benedetto del Tronto e sono guidate da suor Sagra Rodriguez Merino; le Suore del Piccolo Fiore di Betania che si trovano ad Acquaviva Picena e sono guidate da suor Lucy Lanjiklu.

Sul territorio della Vicaria opera la Fondazione Caritas San Benedetto del Tronto ETS con la sua sede diocesana, la Fondazione Antiusura Mons. Francesco Traini e la Fondazione Mons. Giuseppe Chiaretti, proprietaria del Giornale Diocesano L’Ancora. È inoltre presente anche l’associazione privata di fedeli denominata “La Tenda del Magnificat”.

Quali sono i punti di forza e quali le difficoltà riscontrate sul vostro territorio?
Nella nostra Vicaria ci sono numerosi movimenti ed associazioni che rendono viva e gioiosa la vita ecclesiale. Ciò nonostante, la partecipazione alla Messa non sempre è costante. Siamo tutti chiamati – preti e laici – ad essere testimoni corresponsabili, a rimettere al centro di ogni aspetto della vita l’essere umano, con le sue fragilità e le sue grandi potenzialità. Solo così riusciremo ad essere dei veri cristiani. Credibili. Aperti alla vita. Capaci di impegnarci come sposo, sposa, prete, suora, lavoratore.

Com’è la partecipazione dei fedeli, in particolar modo dei giovani, alla vita della Chiesa nelle varie Parrocchie?
Come in molte altre realtà diocesane, la partecipazione dei fedeli, compresi i giovani, ha avuto un forte rallentamento negli ultimi anni. In quest’ultimo periodo, però, sta maturando una piccola ma costante ripresa, anche e soprattutto di responsabilità, da parte degli adulti, che spero possano essere da traino e da stimolo per i più piccoli e i più giovani.

Che tipo di collaborazione c’è con le Istituzioni locali?
C’è un discreto dialogo. A parte la presenza nelle grandi feste cittadine come la Festa del Patrono, la Novena dell’Immacolata e la Festa della Marina, forse si potrebbe fare di più riguardo alle povertà, unendo le forze con la nostra Caritas Diocesana.

Quali sono i cambiamenti previsti o auspicabili per il futuro?
Come è possibile immaginare, dovremmo dare un po’ di tempo al vescovo Gianpiero per conoscerci e conoscere la nostra Diocesi. La cosa più importante al momento è comprendere che abbiamo bisogno di maggiore collaborazione.

Cosa pensa di questo cambiamento così importante riguardante le due Diocesi di San Benedetto del Tronto – Ripatransone – Montalto ed Ascoli Piceno che sono state riunite in persona episcopi?
Chi è stato attento alla vita ecclesiale degli ultimi 10-15 anni sa che questo cambiamento è iniziato da un pezzo. Anni fa, con molta reticenza, abbiamo cominciato a vivere le Unità Pastorali, cioè unioni di parrocchie sotto la guida di uno o due sacerdoti; la possibilità che questo tipo di guida si potesse estendere anche alle Diocesi non era lontana. Ma non dobbiamo temere: la Chiesa è sempre pronta alle riforme che la storia pone davanti.

Che messaggio di saluto vuole mandare al vescovo Carlo Bresciani?
Al vescovo Carlo auguriamo che continui ad essere un profondo annunciatore della Parola di Dio, accompagnando le persone verso una piena maturità.

Cosa chiede al vescovo Gianpiero Palmieri per la sua Vicaria e cosa gli augura per il suo cammino pastorale nella nostra Diocesi?
Al vescovo Gianpiero chiedo solamente che continui ad amare la Chiesa e che ci aiuti ad amarla insieme a lui.