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La devozione verso la Madonna con il titolo di “Stella del mare”, tra la nostra gente, è secolare

Di Pietro Pompei

DIOCESI – Risale al sec. XVII, quando, nella formazione dei “relitti di mare”, si passò da un’economia prettamente agricola a quella marinara. Il primo nucleo del nuovo borgo sorse intorno ad una piccola chiesa intitolata alla “Madonna della Spiaggia”, invocata protettrice di un lavoro che portava con sé una costante componente di pericolo. Questo culto si è andato sempre più arricchendo, a “Stella del Mare” e alla “Madonna della Marina” è stata intitolata la chiesa più grande della città, elevata poi al titolo di Cattedrale della nuova Diocesi.

Insieme al Santo Natale e alla Santa Pasqua, due feste della Vergine Santa dividevano il calendario annuale del marinaio: la festa della Madonna della Marina ,nel mese di Luglio e quella della Madonna del Rosario (detta anche della Vittoria) in ottobre. Esse coincidevano con la festa detta de  “ lu Rolle” (ruolo) delle paranze, in cui si percepiva la paga. Si sceglievano, pertanto, queste ricorrenze per le prime comunioni e per i matrimoni e tutto questo andava ad arricchire i sentimenti verso la Madonna anche per la gioia che le sue feste portavano nella vita familiare. E si continua ad invocare, ancor oggi, la “Stella del Mare” non solo nelle difficoltà del lavoro in mare, ma anche nell’affrontare le “tempeste “della vita.

Il nostro Vescovo Gervasio Gestori, attento e sensibile a queste forme di pietà popolare, chiese alla Diocesi di farne uno dei segni tangibili dell’anno giubilare 2000, erigendo una statua alla “Vergine santa, Stella del mare”. L’opera fu  commissionata allo scultore Giuliano Pulcini di Ripatransone che la realizzò in marmo di Carrara e fu posta sul sagrato della Cattedrale. L’inaugurazione avvenne l’8 dicembre del 2.000 con la benedizione del Vescovo Gestori, alla presenza di Autorità civili e militari e numerosissimi cittadini. La scultura raggruppa più elementi di un’unica narrazione e la figura sembra in continuo movimento. L’artista ha saputo tradurre nell’immagine della Madonna la “fierezza” e nel contempo “la trepidazione” della donna del marinaio in attesa, sulla riva del mare, con in braccio il figlioletto. E ad indicare il ritorno, foriero di speranza, vi è una grande vela della “lancetta” stilizzata alla base che si fa manto, al quale il bimbo stesso si aggrappa in cerca di protezione. Ed in cornice, il faro e i gabbiani stanno a significare la sicurezza ormai raggiunta.

Giuliano Pulcini è uno scultore della nostra Diocesi dove è molto conosciuto ed apprezzato per le numerose opere eseguite. Famoso in Italia ed in Europa per le tante mostre allestite in varie città. In quel periodo aveva riscosso un grande successo nella realizzazione della statua di Sant’Ambrogio commissionata dalla Amministrazione Provinciale di Milano

Con il Vescovo emerito Mons. Carlo Bresciani si è voluto intervenire anche sulla statua della Madonna che fu provvisoriamente collocata sul sagrato della cattedrale. Si è deciso quindi di modificare la profondità della nicchia per permettere l’alloggiamento della statua e conseguentemente di ricollocarla dove era stata concepita in origine. La statua una volta posizionata è stata debitamente ancorata per non permettere eventuale ribaltamento in fase sismica.

 

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