SANT’EGIDIO ALLA VIBRATA – Abbiamo intervistato il sindaco di Sant’Egidio alla Vibrata, Annunzio Amatucci.
Com’è la situazione nel suo Comune e quali sono i rapporti con l’altro Comune della Vicaria (Civitella del Tronto)?
Sono stato eletto Sindaco di Sant’Egidio alla Vibrata solo poche settimane fa e devo ancora prendere contezza di tutta la situazione. Quello che però posso certamente affermare non tanto da primo cittadino, ma da semplice cittadino, è che il nostro Comune ha tante risorse, umane e territoriali, che devono essere messe in campo per far tornare a splendere questa porzione della Val Vibrata. I rapporti con l’altro Comune della Vicaria, Civitella del Tronto, sono ottimi da sempre.
Quali sono le peculiarità del territorio che rappresenta?
Le peculiarità del nostro territorio sono, da sempre, l’attitudine al commercio, alla produttività ed all’alta professionalità del tessuto sociale operaio.
Come vede il tessuto sociale ed economico e quali sono le problematiche più urgenti ancora da risolvere?
Le problematiche di una certa consistenza, da risolvere con urgenza, sono veramente poche. La prima in assoluto è riportare la fiducia, l’orgoglio e il sorriso alla nostra Comunità.
Quanto è importante la collaborazione tra le Istituzioni, la Diocesi e le Parrocchie?
La collaborazione tra le Istituzioni tutte – laiche e religiose – sia con i cittadini sia tra loro, è il presupposto fondamentale per una crescita di tutti, del territorio e delle persone che vi abitano. Ed è anche l’elemento su cui fare leva per guardare serenamente al futuro delle Nostre Comunità.
Quali attività ha previsto per i prossimi mesi?
Il nostro intento nel breve periodo è quello di riportare i cittadini nelle piazze e soprattutto di farli tornare protagonisti del loro futuro. Al momento quindi stiamo organizzando gli eventi estivi, ma nel lungo periodo ci saranno altre iniziative per restituire valore al nostro territorio e ai suoi cittadini.
Cosa chiede al vescovo Gianpiero Palmieri per la sua Vicaria e cosa gli augura per il suo cammino pastorale nella nostra Diocesi?
Auguro al nuovo vescovo Palmieri un proficuo e sereno lavoro in tutte le Vicarie della nostra Diocesi. Spero di poterlo ospitare al più presto nella nostra comunità per manifestarci personalmente la nostra reciproca vicinanza.
Vorrei aggiungere infine un caro saluto a tutti i numerosi lettori de L’Ancora.