RIPATRANSONE – Lunedì 22 Luglio, alle ore 19:00, presso il Duomo di Ripatransone, Mons. Gianpiero Palmieri, vescovo della Diocesi di San Benedetto del Tronto – Ripatransone – Montalto e della diocesi di Ascoli Piceno, ha presieduto la Celebrazione Eucaristica in occasione della festa di Santa Maria Maddalena, Patrona della Città e della Diocesi.

Già nei giorni scorsi la comunità ripana si era preparata ad onorarla con un triduo di preghiera: Venerdì 19, Sabato 20 e Domenica 21 luglio. Tutti i giorni sono stati caratterizzati anche da spettacoli di animazione. Lunedì 21 Luglio la festa ha raggiunto il suo culmine con la Santa Messa concelebrata dal parroco don Nicola Spinozzi, dal vicario parrocchiale don Tommaso Capriotti e dal sacerdote di origini ripane don Silvio Giampieri. Alla Celebrazione  hanno partecipato molti fedeli, tra i quali anche il sindaco di Ripatransone, Alessandro Lucciarini De Vincenzi, molti esponenti dell’amministrazione comunale, i rappresentanti delle forze militari, i gruppi Scout e le Confraternite.

All’inizio della Messa il parroco don Nicola ha ringraziato il vescovo Palmieri con queste parole: “È veramente una gioia averla qui! La ringraziamo per la presenza e le chiedo di benedirci. Ci mettiamo sotto la protezione della nostra Patrona cittadina, Santa Maria Maddalena”.

“È un dono molto bello avere come Patrona Maria Maddalena, perché davvero ci dà l’esempio con quello che ha detto e quello che ha fatto. Ci rimanda al nostro essere comunità cristiana”. Con queste parole S.E. Mons. Gianpiero ha aperto la sua omelia, ricordando che papa Francesco ha ridato a Maria Maddalena un titolo antico, quello di “Apostola degli Apostoli”.

Il vescovo Gianpiero ha poi sottolineato: “In Israele è stata riportata alla luce la cittadina di Magdala e la sua sinagoga antichissima che risale al 40 d.C., una sinagoga costruita su di una sinagoga precedente, dove è più che probabile che Maria Maddalena abbia partecipato alle liturgie”.

Dopo queste parole S.E. Mons. Palmieri ha proseguito la sua omelia dicendo: “Maria Maddalena è una persona guarita dalla Misericordia di Dio. Non è la peccatrice come la tradizione ci ha tramandato, bensì colei che Gesù liberò da sette demoni. Maria di Magdala ha avuto un’esistenza tormentata, dilaniata dall’esperienza del male. Maria Maddalena ci ha dimostrato che l’amicizia con Gesù guarisce; la nostra vita spirituale e, per conseguenza, anche la nostra vita psichica, ne trovano giovamento. Molta gente oggi è malata di solitudine, di sensi di colpa, ha delle ossessioni e delle fissazioni. Maria di Magdala ci dice che Gesù è lì con noi per aiutarci, ci vuole bene e ci accompagna nel cammino. Quando Gesù muore, Maria Maddalena si reca alla tomba e non lo riconosce, perché ha le lacrime agli occhi, ma Gesù le va incontro e le chiede: ‘Cosa cerchi?’. All’inizio Gesù non viene riconosciuto nemmeno dai discepoli di Emmaus. Gesù si riconosce solo attraverso un cammino di fede: solo incamminandosi sulla strada con Gesù, siamo in grado di riconoscerlo. Maria di Magdala risponde a Gesù: ‘Hanno portato via il mio Signore e non so dove lo hanno posto’. Solo la fede e l’amore riconoscono che Gesù non ci ha lasciato soli, ma è sempre in mezzo a noi. Soltanto la fede e l’amore riconoscono la follia di Dio, che sale sulla croce per morire per tutti, per far vedere a tutti gli uomini il suo Amore”.

Concludendo l’omelia, il vescovo Gianpiero ha affermato: “Maria Maddalena vorrebbe trattenere Gesù, ma il Risorto non si può trattenere, perché da lì è partita una fase nuova della storia cristiana, una storia dove Gesù è in mezzo agli uomini in maniera diversa, visibile solo con la fede e l’amore, non con i sensi degli occhi. Gesù ci dice di essere noi i suoi occhi, le sue mani, i suoi piedi. Maria corre dai discepoli e racconta ciò che ha visto, ma non viene creduta. I discepoli lo capiranno solo più tardi. San Paolo dirà: ‘L’amore di Cristo ci possiede e capisco che Lui è morto per me. Se abbiamo conosciuto Cristo secondo la carne, ora non lo conosciamo più così, ma come Colui cha è risorto, che ha vinto il mondo’”.

Al termine della Celebrazione Eucaristica, dopo che, come da tradizione il sindaco Lucciarini De Vincenzi ha acceso la lampada votiva di fronte alla statua di Maria Maddalena, i fedeli, insieme al vescovo Gianpiero, hanno pregato Maria Maddalena.

La serata si è conclusa con un momento di allegria, quando il sindaco di Ripatransone Lucciarini De Vincenzi e il vescovo Palmieri, insieme al parroco don Nicola Spinozzi, hanno premiato i ragazzi che hanno partecipato alle Olimpiadi ripane.

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