Si è svolta ieri mattina nella sede della Cei a Roma, la riunione della Consulta per i beni culturali di interesse religioso legati al sisma del 2016, alla quale hanno preso parte mons. Giuseppe Baturi, Segretario generale della Cei, il Vescovo della diocesi di San Benedetto del Tronto – Ripatransone Montalto e della Diocesi di Ascoli Piceno, mons. Gianpiero Palmieri, Guido Castelli, Commissario straordinario del Governo per la riparazione e la ricostruzione dei territori interessati dal sisma 2016, Claudia Cenci, soprintendente speciale per le aree colpite dal sisma del 24 agosto 2016 (Mic), assieme ai vescovi o i loro rappresentanti di 19 diocesi interessate dal terremoto e fr. Francesco Piloni, ministro della Provincia dei Frati minori dell’Umbria.
“Ci ritroviamo insieme, ad un anno di distanza, attorno allo stesso tavolo, per fare il punto sulla situazione attuale e individuare prospettive di futuro per i nostri territori: alla gratitudine per la disponibilità all’ascolto e al confronto, in un clima di collaborazione e fiducia, si aggiunge la consapevolezza di dover continuare a impegnarci per dare risposte concrete alle comunità che ancora mostrano le ferite del sisma”.
Sono queste le parole di mons. Baturi, alle quali hanno fatto eco quelle di Castelli, “Lo spirito costruttivo che muove tutti noi per restituire i luoghi di culto presenti nell’Appennino centrale alla comunità dei fedeli sta producendo risultati positivi, che spingono a proseguire e insistere.
Rispetto ai 1.251 interventi complessivi previsti, infatti, è stato avviato il 90% delle opere. Inoltre, il 56% delle 165 conferenze permanenti dei servizi dedicate ai luoghi di culto è avvenuto negli ultimi 12 mesi. Segnali che confermano come il cambio di passo impresso alla ricostruzione cominci a far sentire i suoi effetti in modo sensibile”. La Consulta per i beni culturali di interesse religioso legati al sisma del 2016 è composta dalla Cei, dai vescovi delle diocesi colpite dal terremoto del 2016, dal Commissario straordinario del Governo e dal ministero della Cultura, e rappresenta uno strumento di confronto per affrontare e risolvere congiuntamente le questioni relative alla ricostruzione dei beni culturali di interesse religioso. Gli interventi ancora da avviare sono scesi al 10,6%, mentre sono aumentati, rispetto allo stesso periodo del 2023, gli interventi in corso raggiungendo quasi il 10%. I progetti approvati relativi agli interventi previsti per gli edifici di culto sono prossimi alla metà (46%); quelli conclusi rappresentano oltre il 13% del totale.