“Sul problema dei cristiani perseguitati c’è molta omertà nel mondo”.
A ricordarlo è stato Emanuele di Leo, presidente di Steadfast, organizzazione operante in vari Paesi in disagio economico, durante la conferenza stampa ieri pomeriggio alla Camera dei deputati per la presentazione del libro che racconta la storia di Shagufta Kausar, donna pakistana, perseguitata nel suo Paese perché cristiana. “Opero in Nigeria – ha raccontato Di Leo – in uno dei Paesi dove i cristiani non hanno una buona vita. È sempre stato così perché c’è una lotta fra islam radicale e cristiani. Tutto è esploso nel 2015, quando è stato eletto il primo presidente cristiano, Jonathan Goodluck, dopo 50 anni. Sono iniziate delle riforme per il bene del Paese”. “Pensate che nel 2015, 7100 erano i cristiani uccisi nel mondo, di cui 4028 in Nigeria. Un problema quindi molto sentito. All’islamizzazione della Nigeria però una parte del Paese si oppone”.