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VIDEO Madonna della Marina, processione in mare, la prima volta del Vescovo Gianpiero: “Camminare con Maria è camminare con il Signore”

DIOCESI – Grande emozione Sabato 27 Luglio per la tradizionale processione in mare della festa della Madonna della Marina 2024.

Tutti attendevano che per la prima volta il vescovo Gianpiero Palmieri salisse sul motopesca “Umberto Padre” per la processione in Mare con l’Immagine della Vergine Maria per le onoranze ai caduti  e la Benedizione del mare.

Una grande devozione popolare caratterizza l’evento che si svolge nella Diocesi di San Benedetto del Tronto – Ripatransone – Montalto ogni anno l’ultima Domenica di Luglio: una processione di barche motopesca naviga in mare aperto, accompagnate dalla Capitaneria di Porto e dalla Guardia Costiera con a capofila una barca scelta con l’Immagine devozionale della “Madonna della Marina” addobbata di fiori e ghirlande, nastri celesti a forma di “M”.

C’era tantissima gente e il Vescovo Gianpiero, sorridente e commosso, si è stretto ai tanti fedeli che lo attendevano al porto.

Le origini  della festa sono molto antiche e si uniscono a spirale in un unico DNA spirituale: la devozione per il Patrono San Benedetto Martire e quella successiva per Maria Stella del Mare.

L’incontro tra campagna e mare diede infatti i natali a queste devozioni e soprattutto quella per la Vergine Maria, invocata sotto il titolo di Protettrice del Mare e dei marinai, linea guida, cioè “Stella” che illumina ed indica il cammino nell’oscurità del mare. C’era un tempo, quando i marinai di San Benedetto, lontani da casa per guadagnarsi il pane, vedevano nero sotto i loro piedi e sopra le loro teste, a notte fonda sulla barca o nave,  in mezzo al mare, di notte. Cosa poteva allora guardare un marinaio, in quelle occasioni, specie dei tempi passati, quando non esisteva strumentazione di bordo ? Le stelle.

Soprattutto la Stella più luminosa, “ Maria Stella del Mare”! La mamma non solo di Gesù, ma di ciascuno di noi, come ha sottolineato il vescovo Gianpiero durante la successiva Celebrazione Eucaristica al porto.

A quella silenziosa  e antica preghiera del marinaio, si univa quella delle donne rimaste a casa con i bambini e le anziane madri, zie e nonne, quando la sera, prima di coricarsi e appoggiare il capo sul cuscino, accendevano un lume accanto all’immaginetta della Madonna della Marina e iniziavano a pregare il Rosario affinché Maria garantisse il ritorno a casa, sano e salvo, del loro congiunto.

“Partiamo sulla nave che ci indica Gesù, dove, in questo caso, il comandante è Maria!” ha detto il Vescovo Gianpiero salendo a bordo, facendo il parallelo di quante volte Gesù e i suoi discepoli, ex pescatori, avessero vissuto il mare, che spesso è nominato nel Vangelo e che possiamo paragonare alla vita, con le sue tempeste, le sue gioie, le sue paure, la sua eterna bellezza. “Ma se riponiamo la fiducia in Gesù e Maria, partiamo ed affrontiamo senza timori !”

Un pizzico di storia dell’antica devozione:

“Dal XVII secolo – come ci ricorda il Direttore editoriale Pietro Pompeicon la formazione dei relitti di mare , ossia spiagge e terre residuate dall’arretramento del mare e dall’avanzamento costiero – si passò da una economia prettamente agricola ad un’altra di tipo marittimo. Il primo nucleo del nuovo borgo sorse intorno ad una piccola chiesa intitolata alla “Madonna della Spiaggia”, invocata come protettrice di un lavoro che portava con sé una costante componente di pericolo”.

Ad ogni buon conto i festeggiamenti per la vergine Maria iniziavano in origine il 2 Luglio con la festa della Visitazione a Santa Elisabetta . Nel 1700 vi era una tradizione con la Madonna del Carmine il 16 Luglio, successivamente per varie vicissitudini confluita nell’unica festa della Madonna della Marina l’ultima Domenica di Luglio. Si diede poi impulso alla devozione nel 1870, quando venne aggiunta una processione e nel 1872 anche una fiera a cui partecipavano le Autorità civili. Anche in questa occasione del 2024 erano presenti tutte le Autorità militari e civili, a partire dal Sindaco di San Benedetto del Tronto Antonio Spazzafumo.

Tornando alla storia della festa, altro cambiamento si ebbe nel 1880-1885, quando la solennità venne spostata l’ultima domenica di luglio e di fatto – la Madonna della Marina divenne quasi una “co-patrona” di San Benedetto del Tronto, insieme a San Benedetto Martire. La tradizione vuole che il motopeschereccio dove sta il Vescovo si porti davanti al Santuario campestre di San Francesco di Paola e lì davanti, in mare aperto, vengano gettate le corone di fiori per i defunti deceduti in mare in ogni tempo ed epoca; a quel punto le navi e barche, radunate a cerchio intorno alla barca principale della Madonna della Marina, suonano a sirene spiegate in segno di saluto, mentre dalla riva si odono i botti a festa in segno di ricordo e rispetto.

Un grande appaluso della folla festante sulla banchina di riva Malfizia ha accolto Mons. Gianpiero Palmieri quando è tornato. Il presule prima si è fermato tra la gente e poi ha presieduto la Solenne Concelebrazione Eucaristica, accanto al Vicario Generale della Diocesi Truentina e parroco della Parrocchia Santa Maria della Marina, don Patrizio Spina, e ad altri Sacerdoti e Diaconi.