SAN BENEDETTO DEL TRONTO – “La prima trasmissione televisiva di un processo in Italia si è verificata ad Ascoli Piceno durante una causa riguardante un caso di sofisticazione di vini”. Questa curiosità è stato ricordata ieri sera alla Palazzina Azzurra da Edmondo Bruti Liberati, ex Procuratore della Repubblica di Milano, durante la presentazione del suo libro intitolato “Pubblico Ministero: un protagonista controverso della giustizia”.
Bruti Liberati, originario di Ripatransone e ora in pensione, ha dialogato con l’avvocato Silvio Venieri nel corso della serata, organizzata dall’associazione “I Luoghi della Scrittura” e introdotta da Mimmo Minuto.
Durante il suo intervento, Bruti Liberati ha condotto il pubblico in un viaggio all’interno dei ruoli del pubblico ministero, esprimendo anche critiche nei confronti delle parti e delle prese di posizione politiche e soffermandosi anche sul rapporto tra stampa e magistratura.
“Quando mi capita di parlare di questi temi alla Scuola di Magistratura con i colleghi magistrati – ha spiegato – dico spesso che il microfono dei giornalisti è uno degli strumenti più pericolosi dai quali i magistrati dovrebbero tenersi lontani. Abbiamo visto diverse volte in televisione il magistrato del pubblico ministero o il Procuratore della Repubblica, o peggio ancora, quello che interviene sul posto di un disastro, attorniato da una serie di microfoni con gli stemmi delle diverse reti televisive. Ebbene, in quel momento il rischio di dire delle cose inesatte o di affermare qualcosa che non si dovrebbe dire, oppure di lanciare dei messaggi che non dovrebbero essere lanciati, è altissimo”.
“Parliamo – ha proseguito Bruti Liberati – di una fase iniziale delle indagini, e quindi ci vuole la massima cautela da parte del pubblico ministero che sta indagando e deve tenere presente le garanzie della difesa, che in quel momento non possono essere esercitate dal difensore in quella fase. Purtroppo tutti noi abbiamo conosciuto magistrati tuttologi che interloquiscono su tutto, anche sulle indagini di altri, che hanno una ricetta universale, portando avanti un atteggiamento che non fa altro che danni alla giustizia.”
Bruti Liberati ha inoltre fatto un lungo excursus sul ruolo del pubblico ministero, sulla storia di questo ruolo, sulle problematiche di questa professione e sulle varie normative, mantenendo alta l’attenzione della platea. Al termine dell’evento, ha risposto alle domande poste dalle numerose persone presenti.