Vedi l’articolo: FOTO Vivi in diretta l’alba con i giovani: foto, video e commenti dei protagonisti
DIOCESI – “È stata un’alba molto bella, vissuta con tanti ragazzi venuti dalle parrocchie delle due Diocesi e provenienti da realtà, movimenti, associazioni e cammini diversi. È stata davvero un’occasione straordinaria per sentire la fede comune che abbiamo in Gesù Risorto, Colui che è il Sole che sorge dell’Alto e che oggi abbiamo contemplato e pregato. Attraverso l’intercessione di San Lorenzo, noi comprendiamo che il Signore ci viene incontro e ci dona la grazia di vivere il dono di noi stessi nella gioia, proprio come abbiamo ascoltato nella Prima Lettura di oggi.”
È con queste parole che l’arcivescovo Gianpiero Palmieri riassume l’evento “Voglio svegliare l’Aurora – Dalla GMG di Lisbona verso il Giubileo dei Giovani”, che si è tenuto stamattina, 10 Agosto 2024, dalle ore 4:45 fino alle ore 8:30, nell’incantevole cornice della spiaggia antistante la Riserva Naturale della Sentina in Porto d’Ascoli, e che ha registrato la partecipazione dei giovani delle Diocesi di Ascoli Piceno e di San Benedetto del Tronto – Ripatransone – Montalto.
L’appuntamento, organizzato dalle Equipes di Pastorale Giovanile delle due Diocesi del Piceno guidate dal vescovo Gianpiero, si è sviluppato in tre momenti distinti.
L’attesa dell’alba in spiaggia: comunione esistenziale (esperienza di peccato, solitudine e tenebre in attesa della vera Luce)
Dopo essersi ritrovati presso il campo Ciarrocchi in Porto d’Ascoli, il primo momento significativo ed altamente simbolico è stato il cammino al buio per giungere fino al tratto di spiaggia in cui era stato allestito l’altare. Qui, il vescovo Gianpiero ha guidato la preghiera dei giovani attraverso la lettura e la meditazione del Salmo 62: “O Dio, Tu sei il mio Dio, all’aurora io Ti cerco. Di Te ha sete l’anima mia”. Appena il sole è sorto, salutato dall’applauso di tutti i presenti, il vescovo ha recitato il Benedictus (Lc 1,67-79), sottolineando le parole di Zaccaria, il quale, riferendosi a Giovanni Battista, dice: “E tu, bambino, sarai chiamato profeta dell’Altissimo, perché andrai innanzi al Signore a preparargli le strade, per dare al suo popolo la conoscenza della salvezza nella remissione dei suoi peccati, grazie alla bontà misericordiosa del nostro Dio, per cui verrà a visitarci dall’alto un sole che sorge per rischiarare quelli che stanno nelle tenebre e nell’ombra della morte e dirigere i nostri passi sulla via della pace“. È come se il vescovo, attraverso la Parola, abbia detto a ciascun giovane: “Per quanto il tuo cuore possa vivere nell’incertezza, nel dubbio e nella fragilità, non scoraggiarti, bensì attendi con fiducia che il Sole sorga nella tua vita!”
Mons. Gianpiero ha poi invitato i numerosi ragazzi e anche i loro accompagnatori a contemplare in silenzio la bellezza dell’incantevole scenario che si è presentato davanti ai loro occhi: lo spettacolo dei colori cangianti del cielo e del mare, lo sciabordio delle onde che si infrangevano sulla riva, la piacevolezza del vento fresco sulla pelle.
La celebrazione della Santa Messa: Comunione Eucaristica (esperienza di Cristo che sorge nella nostra vita)
Dopo il momento suggestivo dell’alba, nell’incantevole cornice della spiaggia sambenedettese, si è celebrata la Santa Messa, presieduta da mons. Gianpiero Palmieri e concelebrata dagli altri sacerdoti intervenuti, tra i quali don Matteo Calvaresi e don Luca Censori, direttori degli Uffici di Pastorale Giovanile rispettivamente della Diocesi di San Benedetto del Tronto – Ripatransone – Montalto e di Ascoli Piceno.
Queste le parole del vescovo durante l’omelia: “È bello aver camminato di notte, esserci ritrovati tutti qui all’aurora ed aver potuto contemplare insieme l’alba, pregando e cantando. È davvero un’esperienza straordinaria!”. Citando poi il brano di Isaia 21, ha affermato: “C’è un passaggio fondamentale: ‘«Sentinella, quanto resta della notte? Sentinella, quanto resta della notte?» La sentinella risponde: «Viene il mattino, poi anche la notte; se volete domandare, domandate, convertitevi, venite!»’ La domanda è molto bella e significativa. Isaia si rivolge alla sentinella per chiedere quanto rimane della notte fino a che sorga l’alba. Da queste parole si denota un forte desiderio dell’alba, della luce, del nuovo giorno. È lo stesso desiderio che abbiamo noi del Signore, di incontrarlo, di vedere il suo volto. A ciascuno di voi, allora, dico: il sole è Gesù Risorto e sorge dentro di te!”.
Mons. Gianpiero ha poi parlato del Santo che oggi la Chiesa ricorda, San Lorenzo, diacono e martire, sottolineando quanto quel giovane avesse capito che nel povero c’è Gesù: “Come responsabile delle attività caritative, infatti, San Lorenzo amministrava i beni e le offerte per provvedere ai bisogni di poveri, orfani e vedove. Quando gli chiesero di consegnare i tesori della Chiesa per avere salva la sua vita, egli portò loro i malati, gli indigenti e gli emarginati, affermando che quelli erano i veri tesori della Chiesa. Un gesto che gli costò il martirio e poi la morte”.
La colazione e la conoscenza reciproca: comunione fraterna (esperienza di condivisione, frutto dell’amore di Cristo)
Al termine della Celebrazione Eucaristica, il vescovo Gianpiero ha invitato i ragazzi a fare colazione insieme, chiedendo loro una promessa: “Prima di mangiare i cornetti, vi chiedo di avvicinare e conoscere almeno un’altra persona!” Un gesto semplice, ma dal significato molto profondo: quando ognuno ha visto sorgere nella propria vita il il vero Sole, che è Cristo Signore, non può far altro che entrare in comunione con l’altro, anche se l’altro è uno sconosciuto, anche se l’altro è lontano, anche se l’altro è diverso da me, anche se l’altro è di un’altra Diocesi.
Molto soddisfatti i giovani organizzatori delle due Diocesi del Piceno.
Chiara, 24 anni, di Roccafluvione, afferma: “Faccio parte dell’Equipe di Pastorale Giovanile della Diocesi di Ascoli Piceno e, anche se forse sono un po’ di parte, mi sento di dire che è stata un’esperienza meravigliosa. È bellissimo essere stati in tanti e essersi sentiti parte di una grande famiglia, per ricordarci che non siamo soli a percorrere questo cammino”.
Anche Iacopo, 28 anni, di Martinsicuro, dell’Equipe di Pastorale Giovanile della Diocesi di San Benedetto del Tronto – Ripatransone – Montalto, dichiara: “Mi è piaciuto moltissimo questo momento, per tante ragioni. Prima di tutto mi ha fatto rivivere l’alba dopo la veglia della GMG e in generale tutti i momenti vissuti insieme alla pastorale giovanile. Poi mi ha ricordato che Gesù ci ama e che non siamo mai veramente soli”.