Daniele Rocchi
“Oggi siamo chiamati a riscoprire o scoprire il valore della preghiera che non è un optional ma un elemento costitutivo dell’uomo perché possa trovare quella Luce che gli permette di vivere bene la propria esistenza”.
“Chi prega trova in se stesso sicurezza anche di fronte alle fatiche e alle ostilità della vita. La preghiera permette all’uomo di trovare un orientamento e di dare un senso a ciò che fa, aprendogli un orizzonte di speranza”.
Con queste parole l’arcivescovo metropolita de L’Aquila, mons. Antonio D’Angelo, ha salutato l’accensione del Fuoco della Perdonanza. La cerimonia si è svolta ieri sera nel capoluogo abruzzese e ha aperto solennemente le celebrazioni della 730ª Perdonanza Celestiniana (fino al 30 agosto), che culmineranno il 28 agosto (ore 18) con l’apertura della Porta Santa della basilica di Santa Maria di Collemaggio che segna l’inizio dell’indulgenza annuale concessa da Papa Celestino V nel 1294. Ad aprirla sarà l’arcivescovo emerito di L’Aquila, card. Giuseppe Petrocchi. Da quel momento, per un giorno (e cioè fino alla sera del 29 agosto, quando la Porta Santa sarà chiusa) sarà possibile ottenere l’indulgenza plenaria “sinceramente pentiti e confessati”, come disposto nella Bolla del Perdono del 1294 di Papa Celestino V. Mons. D’Angelo ha sottolineato che la preghiera “non è una fuga dalla realtà, al contrario, permette di entrare dentro la realtà totalmente, così da attraversarla avendo in mano il timone della nave della propria esistenza, senza lasciarsi sballottare dalle onde dell’inquietudine, dell’instabilità, della paura per il futuro, dal disorientamento personale e sociale”. “Siamo prossimi all’inizio del Giubileo del 2025 e la Chiesa ci ha invitato a riflettere proprio sul tema della preghiera. Oggi più che mai – ha aggiunto – c’è bisogno di questo spazio vitale, di stare con il Signore dove ognuno può ritrovare il vero bene per sé, essere felice di ciò che è, percorrendo la strada dell’esistenza con lucidità e consapevolezza”. Da qui l’auspicio che “questo fuoco richiami in ciascuno di noi il messaggio che ci ha lasciato in eredità San Celestino V.
La luce dell’amore di Dio sia la vera bussola della nostra esistenza,
per compiere il viaggio della vita seminando e costruendo il bene, come ci ha testimoniato Papa Celestino”.
L’arrivo del Fuoco. Il sindaco de L’Aquila, Pierluigi Biondi, e mons. D’Angelo hanno atteso, sul palco posto davanti la basilica di Santa Maria di Collemaggio, l’arrivo del Fuoco portato da due giovani aquilani, Emma Placidi e Matteo Di Nino, nati nel 2009, l’anno del terremoto che ha colpito L’Aquila e altri 56 comuni del cratere. La festa è poi proseguita con lo spettacolo “Un canto per la rinascita…tra cielo e terra”, condotto da Lorena Bianchetti, che ha visto il contributo di artisti come Renato Zero, The Kolors, Malika Ayane, Colapesce Dimartino, Tiromancino, il tenore Gianluca Terranova, accompagnati dall’Orchestra Sinfonica del Conservatorio “A. Casella” dell’Aquila. I testi dello spettacolo, che ricordano i temi centrali della Perdonanza – il perdono, l’attenzione per il prossimo, la rinascita e la pace -, sono stati interpretati da Ambra Angiolini e Luca Violini.
Programma religioso. Il programma religioso prevede il 28 agosto, subito dopo l’apertura della Porta Santa, la Perdonanza dei giovani, degli scout, delle aggregazioni laicali e degli operatori pastorali con la messa presieduta mons. Michele Fusco, vescovo di Sulmona-Valva. Il giorno seguente, 29 agosto, a partire dalle 6 del mattino (fino alle ore 18) sarà la volta, nell’ordine, della Perdonanza dei lavoratori, dei religiosi e delle religiose, delle Forze armate e delle Forze dell’ordine, dei catechisti e dei ragazzi, degli insegnanti e degli studenti, delle famiglie, dei malati e delle Confraternite, con il rito dell’unzione degli infermi. Alle ore 17.30 i solenni vespri capitolari cui seguirà (ore 18) la messa stazionale, con il rito di chiusura della Porta Santa, presieduta da mons. D’Angelo. Tutte le celebrazioni religiose avranno luogo all’interno della basilica di Santa Maria di Collemaggio.