RIPATRANSONE – Si è svolta ieri l’iniziativa dinanzi alla RSA di Ripatransone organizzata da FP CGIL, CISL FP, FIALS, Nursing Up e UGL Salute a difesa dei lavoratori, del servizio e dell’utenza.
Nella nota a firma dei sindacati: FP CGIL, CISL FP, UGL SALUTE, FIALS, NURSING UP, e dei loro segretari: V. Rossi G. Cipollini B. Rossi F. Menzietti R. Tassi: “Al presidio hanno infatti partecipato, oltre delle suddette Organizzazioni, una delegazione del Sindacato dei Pensionati, una rappresentanza dei familiari degli ospiti della struttura, nonché il Sindaco di Ripatransone Lucciarini e l’Assessore Verdecchia.
I temi emersi sono dunque stati diversi, dalla carenza strutturale di personale sanitario – che ad oggi conta addirittura due infermieri interinali – e socio sanitario, al probabile abbassamento della qualità dell’assistenza a fronte dell’implementazione delle rette.
Infatti se oggi il contributo che il paziente versa per le spese alberghiere è uniformato allo standard regionale e supera le €42 die, i tagli ai servizi sono stati cospicui e non solo si offre una struttura sprovvista persino di un impianto di condizionamento che renda la temperatura vivibile, ma addirittura sull’acqua il taglio è stato drastico: mezzo litro a pranzo e mezzo a cena.
In un contesto in cui la Direzione Generale ha poche settimane fa, durante la giornata della trasparenza, rappresentato soddisfazione per i risultati raggiunti, facendo propri gli obiettivi anche del PNRR, nelle Case della Salute del Piceno la situazione è drammatica e pure le Istituzioni locali hanno lamentato il silenzio della Direzione dell’AST alle richieste di incontro evase.
Per questi motivi, essendo ormai il livello assistenziale dei 32 pazienti ospitati presso la RSA di Ripatransone non più in linea probabilmente con quanto un servizio di qualità dovrebbe offrire e non essendo più sufficiente il personale destinato a tale struttura, le rimostranze di codeste OO.SS. insieme a quelle dei familiari e della collettività territoriale proseguiranno e vedranno nei prossimi giorni proclamarsi nuove iniziative per difendere la sanità pubblica territoriale dalle mani – sempre più vicine – del privato”.