GROTTAMMARE – Alle volte  si leggono notizie che non rendono merito alla verità o che non lasciano spazio ad altre versioni o ipotesi e volevamo rendere giustizia alle due tavole crivelliane scoperte nel sottotetto della chiesa di San Giovanni Battista al Paese Alto di Grottammare intorno al 1960. Si tratta di tavole smembrate di un polittico scomparso, secondo le dicerie locali migrato in quel di Roma tanti anni orsono.

Di vero abbiamo il ritrovamento fortuito di queste due tavole di Vittore Crivelli, risalenti intorno al 1480 mirabilmente recuperate ed oggi esposte nel Museo Sistino collocato nella Chiesa di San Giovanni Battista sempre al Paese Alto di Grottammare.  Certamente si tratta di pale smembrate di un polittico scomparso, cioè di un quadro su legno composto da tanti quadri /pannelli lignei con Santi, realizzato con la tecnica della tempera all’uovo su tavola.

Vittore Crivelli nato a Venezia nel 1440 morto a Fermo nel 1501. Fratello minore del più famoso Carlo, lavorò molto nel fermano come il fratello nell’ascolano, ossia in provincia marchigiana, dato che il loro elegante stile era considerato un po’ “retrò” rispetto al modo rinascimentale “nuovo” di dipingere nelle corti italiane.

Nella tavola di Grottammare vi è effigiato San Rocco, col suo bordone, cioè bastone, il rosario, la conchiglia, simboli del suo pellegrinaggio a Santiago di Compostela in Spagna. San Rocco come sempre nella sua iconografia, ci mostra l’inguine piagato, che rivela di aver contratto la “peste inguinaria”, purtroppo assistendo in modo volontario gli appestati per amore di Cristo. Malattia, quella della peste che fu una vera e propria pandemia alla quale i nostri progenitori ed avi sopravvissero scampando miracolosamente permettendo alla nostra generazione di esistere oggi. E pensare che tale malattia oggi si cura con antibiotici ma un tempo purtroppo non erano ancora stati scoperti.

A Sant’Agostino a Grottammare alta vi era anche una statuetta di San Rocco nell’Altare a sinistra di chi entra, quello della Beata Lavinia o di San Carlo Borromeo, insieme ad un’altra di San Biagio, purtroppo entrambe le statue rubate e solo quella di San Biagio recuperata.

Nel podcast altre curiosità sulla tavola crivelliana di San Rocco e sul suo mirabolante ritrovamento.

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